SCRAPBOOK NIPPONICO
Ho trovato un modo per rimanere in Giappone!
Mi faccio risucchiare da una vagina di qualche ragazza. E vivo nel suo utero per sempre. Non mi credete? Guardate che si può! Mica sono un cazzaro.
Visto! Certo è un po’ stretto e si può portare solo uno zainetto, ma piuttosto che niente.
Girando a piedi per le viuzze giapponesi ho notato che le case oltre ad essere piccole e multiformi hanno dei vetri sporchissimi.
Qui urge importare Vetril e Panni Magici a manetta.
Pare che il concetto Dentro (Uchi) e Fuori (Soto) sia declinato per tutto, dai rapporti umani a quelli urbanistici. Ed è strano in un paese che continua a cambiare vedere che tutto rimane uguale.
I marcipaiedi sono pulitissimi, mentre i pavimenti sono un disastro.
Al posto dei muccini di sigarette troverete i petali di sakura, in cucina invece muffe e licheni.
Ma lo sanno anche i muri che qui è vietato fumare! E’ legge! Che poi ognuno ha la sua teoria.
Se fumi in zone densamente popolate, mentre cammini, ti fanno 1000 Yen di multa, ma altri dicono che puoi fumare da fermo se hai un posacenere portatile, oppure farlo nelle vie deserte lontano da occhi indiscreti. L’importante è che non bruci qualcuno e che non sporchi.
Comunque fuori è raro vedere qualcuno che fuma, piuttosto lo fanno nei ristoranti! 0_o
Anche il concetto di possesso è diverso dal nostro. Qui se si trova qualcosa per terra non è di nessuno. E resta dov’è fino alla fine dei suoi giorni!
Peccato che questo concetto valga anche per le persone. Così i rapporti di amicizia diventano labili e saltuari, i colleghi si possono trasformare in barboni e il vomito è l’ultima cosa che ricordi prima di andare a letto.
Anche oggi ho beccato una ragazza rimettere coloranti e conservanti sulle maniche della camicetta. E’ sempre uno spettacolo da non perdere.
Ieri sera c’era uno che sembrava pregare rivolto verso un’aiuola, ma al posto di recitare mantra ributtava fagioli rossi e spaghetti cinesi.
Qui se non vai a casa sporco di qualche cibo mezzo digerito non sei nessuno.
Forse devo abituarmi anche io a guardare dritto per la mia strada e far finta che il resto non esista, ma non sarei io. Qui bisogna stare attenti, essere curiosi e ricordarsi di tutto.
Ogni angolo è una scoperta.
Come il posto, vicino al mio hotel, dove dormono i barboni, persone invisibili che si costruiscono case con ombrelli e cartoni.
Appaiono all’imbrunire e scompaiono al mattino.
La mia amica giapponese non sa neanche l’esistenza di certi luoghi.
Ma del resto non sapeva neanche esistessero alcuni importanti musei della sua città.
Forse Tokyo è troppo grande. Luoghi e persone vengono dati per scontati e quando spariscono non ti accorgi neanche della loro mancanza, perchè al loro posto è sorto un nuovo centro commerciale.
Come il temporary bar di Creamy!!!! Brutti figli di puttana non potevate aspettare il mio arrivo o prolungare l’apertura? Ma vi ho mandato le iettature meridionali, vi colpirà un herpes anale e non potrete più andare in bagno per sei mesi.
Vi dico solo questo: accorgetevi.
Guardate davanti alle vostre scarpe e scoprirete che qualcuno le ha più belle e originali di voi.
Respirano di brutto, altro che Geox!
Che il luogo comune del prezzo dei meloni è vero! Costano un botto. Ma senza prosciutto che cazzo li compri a fare?
Bisogna stare attenti ai venditori ambulanti di animaletti e gommine varie, perchè è proprio lì che s’insidia la perversione giapponese!
Che nel marasma dei gran bazar potete trovare come testimonial di trucchi Lady Oscar. Grande errore!. Quella era una leccaciuffi, mica passava la sua esistenza tra rossetti e matite per gli occhi!
Che la storia degli Yakuza senza dita non è una panzana! Quelli se la sciallano al parchetto con le loro dita mozzate.
Che l’italiano è sempre apprezzato e di moda.
Anche se a volte incomprensibile.
Proprio incomprensibile!!!
E poi aprire lo sguardo aiuta a scoprire che per alcuni Maradona e la nonna sono un po’ la stessa cosa!
Che se fa freddo le giapponesi sanno bene come coprirsi!
Io cerco di stare attento. A volte sono un po’ approssimativo, ma come i selvaggi della giungla seguo le tracce sul muschio e non rimango mai a piedi nudi…in casa degli altri!
Il Portinaio