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POTERE DEL CRISTALLO DI LUNA E ALTRE AMENITA’ SU SAILOR MOON

Il mio sogno da piccolo era solo uno: diventare veterinario.
Così quando ne ho avuta l’occasione ho provato a fare il test all’Università, ma con scarsi risultati.
Ho sempre dato la colpa ai miei genitori che mi avevano obbligato a fare ragioneria! Infingardi maledetti!
Sono finito a frequentare il corso parallelo che non ricordo manco più come si chiamasse.
Al primo esame di Biomatematica applicata agli animali domestici ho iniziato a ridere.
Per me non poteva esistere una materia con un nome così stupido.
Con i miei compagni immaginavamo di studiare “Scienza della defecazione felina” “Analisi grammaticale del lessico canino” e “Igiene intima del cavallo in convalescenza”.
Con gli anni ho scoperto di essere volubile in fatto di studi. Ho fatto dannare i miei prima di prendermi una cazzo di laurea non riconosciuta dall’Unione Europea. Però ho masticato materie tra le più differenti, cambiato università giusto per il gusto di farlo e trovato la mia strada.
Sbagliando s’impara. Lo diceva mia nonna. Poi è morta e addio antichi proverbi e sugo con gli involtini.
Crescendo i miei sogni sono diventati sempre più frivoli e materiali, che della pace nel mondo non me ne fregava molto.
Volevo essere un collezionista di oggetti inutili e lo sono diventato, volevo studiare una lingua orientale e l’ho fatto, volevo finire in una tv giapponese e ci sono riuscito, volevo un boxer bianco e la mia cagna l’ha partorito.
Ma adesso cosa voglio?
Lo scettro lunare ce l’ho, l’autografo di Carla Gozzi pure. Cosa mi manca?
Vorrei tanto finire nella colonna di destra su Repubblica.it…ecco l’ho detto!
Ma come?
L’articolo sul convegno di Sailor Moon sembra stia diventando un caso diplomatico peggio di quando il trapassato Gheddafi pretese delle hostess scosciate per il suo arrivo in Italia.
Il professore si è incazzato. Ma di brutto!
L’articolo potete rileggerlo QUI.
Sono stati tirati in ballo in ordine sparso: il grafico, l’illustratore Marco Albiero, Backstage Licensing, l’ignara amministratrice di una pagina Facebook di fan di Sailor Moon, la polizia postale, il mio webmaster, le leggi sul Copyright e mio nonno sepolto! 😛
Cavoli ha ragione.
Ho irriso il povero professore che quel giorno cercava di fare bene il suo mestiere, senza saper di avere tra le palle un cagacazzo come me.
Sono stato proprio uno sciocco, potevo alzare la mano quando chiedeva se avevamo domande da fare. E invece me ne stavo lì a prendere appunti e a ridere sotto i baffi. Perchè io i baffi ce li ho davvero!
Potevo alzare la mano. Devo imparare questa cosa.
Eppure i critici quando vanno a vedere uno spettacolo non si fermano a parlare con gli attori. Corrono subito a casa e preparano il pezzo velenoso da pubblicare sul giornale.
Potevo alzare la mano e creare un putiferio. Magari chiedere se quel convegno fosse frutto solo di una passione sfrenata e ossessiva per il cartone animato e che quella era  una scusa per riempirsi la bocca con la parola “cristallodiluna”.
E’ che sono stato troppo buono.
Dovevo andare più a fondo, capire se quel convegno fosse patrocinato da qualche ente pubblico o associazione di categoria, se l’organizzatore avesse percepito un compenso, oppure portarmi dietro psicologi affermati pronti ad aprire una tavola rotonda armati di coltelli Miracle Blade.
Potevo fare di più. E invece mi sono fermato all’apparenza e a quello che il mio occhio ha visto.
E ahimè mi sono fatto la fama di quello che schernisce i Cosplayer(s), creandomi un sacco di nemici carini che amano il rosa, il giallo e il blu.
Il professore sta inondando di mail tutti i malcapitati che ho citato prima.
Le accuse sono di ogni genere: ingiuria, violazione di copyright, maldicenze, calunnia, denigrazione, mancava solo addescamento e offesa al pubblico decoro, ma tranquilli il nudismo lo pratico di solito al mare in aree protette! 😛
Per tutti i beati in odore di santità è con me che dovrebbe prendersela, solo con me, sennò tutti quanti non ci stiamo nella colonna di destra di Repubblica. Ci tocca comprare il paginone centrale! 😛
L’oggetto della mail di oggi è esilarante:

diffamatorio

Diffamatoro????
Cos’è l’accoppiamento fra diffamazione e Totoro? Vede che ha la fissa degli anime giapponesi! 😛
Detesto quando devo spiegare i miei post, perchè vuol dire che in qualche modo non mi sono impegnato, ho tralasciato la grammatica nel frigorifero e non sono stato chiaro.
Però rileggendolo non mi sembra che abbia dato dell’incompetente al professore. Per Dio è pur sempre un medico, bisogna aver rispetto, non sia mai che un giorno abbia bisogno di lui.
Merda mi sto giustificando!!!!!!
Devo subito trasformarmi in Sailor Diffamatoria!

Ecco ora mi sento di più alla sua altezza.
Quello che dirò da adesso in poi potrà usarlo benissimo contro di me.
Mi spiace che non sia stato menzionato per il Nobel, ma non ci posso fare niente. Purtroppo non ho amici così influenti. Io al massimo conosco quello che c’è dentro al Gabibbo, che è il fratello della moglie del padre del figlioccio di mio padre. Ha capito???
Sono venuto da lei perchè come paladino della luna combatto contro i dolori provocati dai flussi abbondanti delle donne, l’influenza negativa che ha la menopausa su mia madre e sulla mediocrità.
Devo ripeterlo?
Ho trovato inconcludente e al limite del ridicolo il suo convegno. Niente di più.  Una mia opinione da cittadino che paga le tasse e con la libertà di espressione in tasca.
Mia madre fa l’estetista, ma non viene invitata dai dermatologi tanto meno i dermatologi si sognano di fare un convegno che abbia come metro di paragone la Pimpa, che diciamocelo era piena di disgustosi ponfi rossi sulla pelle.
Ma è una mia opinione. E la mia opinione su quello che ho visto non può censurarla.
Il mio parere su come si veste non può censurarlo, però può dare sempre la colpa a Carla Gozzi ed Enzo Miccio. Sono diventato così a furia di guardare “Ma come ti vesti”.
Se la può tranquillizzare capita anche a me qualche strafalcione nel look. Ultimamente ho comprato una camicia di Daniele Alessandrini (uno stilista migliore di Calvin Klein) che ha il collo in peluche leopardato. I miei amici mi chiamano “il figlio di Moira Orfei“, ma gli altri insulti non glieli posso scrivere perchè sono troppo volgari.
Ma ne vado fiero. Certo mi fa un po’ sudare, però alla fine ci rido anch’io. Crede che non l’abbia fatto apposta?
Anche io nel mio piccolo mi travesto. Magari non sono plateale come i Cosplayer(s), però lo faccio, consapevole che susciterò commenti, risatine e sguardi perplessi.
E lei pensava di passarla liscia?
Credeva davvero che tutti sarebbero accorsi al suo convegno festeggiandola come il bravo dottore che ha riportato in auge una vecchia serie che ormai non ha più un peso specifico nel panorama televisivo.
Devo ripeterlo?
Il suo convegno ha fatto ridere tutti i miei amici, conoscenti e parenti fino al sesto grado. Solo che nessuno lì ha avuto il coraggio di dirglielo. Me compreso. Perchè siamo codardi e vigliacchi. Ma ormai sono marchiato. E fra me e lei non ci sarà mai una pace, nemmeno armata.
Ma non sa ridere neanche un pochino di sè stesso? Per tutti i puffi del mondo io lo faccio tutti i giorni.
Si prenda un po’ meno sul serio: la vita è un soffio e domani magari rischia di svegliarsi in una bara de frassino! (con questa battuta non le sto augurando la morte. Si usa spesso fra noi giovani).
Ha intasato la posta elettronica di tutti quanti citando leggi e decreti, invocando la polizia e l’Onu.
Si è appellato al diritto di copyright come se io avessi violato chissà quale leggittimità con il mio blog che smuove le masse e l’opinione pubblica. La signora Naoko Takeuchi non è diventata povera per colpa mia!
Io prendo in giro i miei genitori, i miei zii e i miei cugini. Lei è stato solo un incidente di percorso.
Io parlo di viaggi in Giappone, dei miei mille mestieri e m’incazzo di fronte alla modestia. E in questo lei non è stato un incidente.
Sguazzo nel grottesco perchè sono il re dei pagliacci, non mi metto a confronto con Dario Fo o Camilleri, non saprei come rapportarmi, ho ancora tanto da studiare. Ma una materia la conosco bene: i cartoni animati.
Li tratto come un ricordo non come un’ossessione. Rimanere in un mondo chiuso rende chiusi, roba da psicologia spiccia.
L’ossessione mi fa paura, come i leghisti in piazza con Casa Pound, come i combattimenti clandestini con i pittbull, come quelli che non hanno il senso dell’umorismo.
Si faccia un corso di composizione di fiore secchi, io l’ho fatto durante il servizio civile, puzzavo di lavanda come mia zia morta, ma è servito a qualcosa: mi ha reso curioso.
Che ne dice invece della pasta di sale? Giardini e terrazzi? Teatro danza? Però la prego si sganci un po’ da questi cartoni animati che non sono mica una ragione di vita. Guardi che lo so che ha fatto un convegno su “Hello Kitty e il problema dell’igiene orale”, non è l’unico che cerca informazioni. Sono il Portinaio mica la vedetta lombarda! 😛
So anche che mi ha mandato anatemi peggio di Maleficent:

“Al compimento del 40° anno piscerai seduto per tutta la vita”

Ho trovato un articolo interessante del dottor Spadaro, laureato in legge e programmatore informatico.
Potete leggerlo QUI.
In poche parole dice che nel Comma 1-bis dell’articolo 70 sul diritto d’autore è consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro.
Per degradate non so cosa intendono.
Gentilissimo professore, se vuole la guerra, allora combattiamo ad armi pari.
Domani prendo un appuntamento nel suo studio e mi presento vestito così:

sailor moon cosplayer
Il Portinaio

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