PINKU! (Tokyo Random)
Oggi mi trasferisco in Hotel. La mia settimana da finto residente a Tokyo è finita.
Lascerò la minuscola casa di Mia san e dovrò farò a meno di fornelli, bagnetto di Barbie e passeggiate notturne nel quartiere. 🙁
Si chiama Keio Plaza Hotel ed è vicinissimo al Palazzo del Governo.
Qui è un infilata di grattacieli e relais sciccosissimi.
Drin drin
“Ciao Mamma!”
“Dove sei figlio mio!!!”
“In Iraq!”
“Piantala di fare lo scemo! Stai mangiando?”
“No, mi nutro solo di falene”
“Sei in hotel?”
“Sì”
“Al Paris Hilton!”
“Ahahahahahahah No! Quella è la figlia”
“La figlia di chi?”
“Di Hilton”
“Chi?”
“Si vabbè…guarda che mi costi, non posso stare al telefono…addio…!”
Click!
E’ pieno di cinesi e filippini rumorosi, alla faccia dell’eleganza e snobberia.
Fanno un casino che sembra un asilo per bambini orientali.
Continuano a fotografarsi, persino davanti all’ascensore, mentre scendono dal taxy, quando bevono al bar e fumano nella smoking area.
Faccio il check in e il tipo della reception parla così bene inglese che riesco solo a capire è il numero della mia camera.
Sono al 40° piano!!
Io soffro di vertigine.
Cammino con le mani sugli occhi per non guardare la finestra. Mi viene il vomito solo al pensiero.
Non potevano darmi un piano rialzato o mettermi con le inservienti sottoterra?
Nel bagno oltre allo spazzolino, il dentifricio e il pettine ho anche il vanity kit, ovvero 4 cotton fioc e una spugnetta per struccarsi. 0_o
Poi c’è il tavolino con lo specchio per spazzolarsi, il bollitore per farsi il the, l’aria condizionata e settemila ristoranti!
Il bar terrazza all’ultimo piano è considerato uno dei migliori di tutta Tokyo.
Mi sento ricco. Quando cammino per i corridoi squadro le indonesiane e dico ad alta voce “Si vede che è tarocca la tua borsa di Louis Vuitton”, tanto non mi capiscono! 😛
Peccato che l’arrivo dei russi ha abbassato il livello.
C’è uno che si gratta i coglioni nella Restroom con le cabiatte e la tuta comoda. Li chiamano i nuovi ricchi.
La cosa bella è che con me in ascensore non ci sale nessuno. Pensano sia un terrorista.
Dopo essermi sistemato, schiaccio tutti i bottoni della stanza e provo il famoso cesso giapponese. Giuro che non ho fatto nessuna foto ai water che mi sembra il luogo più comune di tutti i luoghi comuni, peggio della posa mentre tieni su la torre di Pisa.
Però ho saggiato il famoso bidet incorporato. Beh sembra che c’è qualcuno che ti stia pisciando dietro il sedere. Fa una certa impressione.
Nella mia suite la temperatura è impostata a 23 gradi, ma il regolamento termico c’è solo negli hotel e in alcune case di nuova generazione.
Praticamente negli appartamenti non esistono i caloriferi! Ti devi scaldare con l’aria condizionata!
Cioè puoi fare tutto con i cellulari, ma vivi praticamente come nelle capanna dello zio Tom!
Immagino durante l’inverno! Beh tanto qui hanno le centrali nucleari, hai voglia a consumare energia!
Oggi me la prendo comoda e mi faccio una passeggiata ad Aoyama, zona elegante fra Roppongi e Omotesando.
E’ pieno di boutique super pregio dove le commesse se la grattano di brutto. Non c’è mai dentro nessuno e vedi ste poverelle in piedi come soldati che chissà a cosa pensano.
Il palazzo di Prada è un piccolo gioiello di architettura, le viette sono illuminate da vetrine creative con prezzi inavvicinabili.
Ricordo che la mia prof di disegno all’università ci raccontava sempre del Giappone.
Era un po’ strana. Era andata in coma qualche anno prima e c’era un po’ rimasta.
Parlava solo del suo incidente e del suo viaggio a Tokyo, quindi non ci insegnava mai una ceppa! La retta era di 7000 Euro all’anno.
Pare che per colpa degli scoiattoli, che avevano mordicchiato i fili di non si sa che cosa della sua casa in montagna, fosse partito l’impianto del gas e che lei si fosse intossicata cadendo in un sonno profondo per tre mesi.
Si risvegliò nel regno di Oz, ma dopo una settimana fu cacciata perché era logorroica.
Ci raccontava che a Tokyo aveva pagato una giacca da uomo 80 milioni di lire, che aveva incontrato l’imperatore per strada e che una geisha le aveva fatto i complimenti per la sua pelle di porcellana.
Adesso vaga in stato confusionale per i navigli e parla con i gatti.
Poraccia!
In preda alla fame, sono ritornato al ristorante Midori sushi a Shibuya, consigliato ai meno impressionabili.
Si trova al terzo piano del centro commerciale Mark City di fianco alla stazione. 40 minuti di coda valgono per vedere un sushi pulsante, in pratica il cuoco ti ammazza davanti un pesce o un crostaceo e in un attimo lo trasforma in un nigiri che ha ancora spasmi muscolari.
Siccome è una settimana che ascolto la gente parlare e non capisco una mazza mi sono fatto tradurre i discorsi che fanno i giapponesi al bar o al semaforo.
Due ragazzi hanno passato mezz’ora davanti a un caffè freddo a parlare della “struttura molecolare” del nuovo portafoglio che avevano appena comprato.
“Questo borsellino da uomo ha delle ottime rifiniture, la sua pelle è morbida al tatto ed è molto capiente onegaishimasu”
Dopo venti minuti
“La cerniera è comoda e il suo colore è molto vivace, ma anche i bottoni non sono male, ha persino la tasca nascosta per metterci i biglietti da visita della hostess dei bar per soli adulti onegaishimasu”
Dopo mezz’ora
“Penso di aver fatto un ottimo acquisto in quel negozio vicino a Omotesando, certo ho speso più del budget che avevo previsto, ma questo borsellino da uomo ha delle ottime rifiniture, la sua pelle è morbida al tatto ed è molto capiente onegaishimasu”
E il suo amico
“E’ vero questo borsellino da uomo ha delle ottime rifiniture, la sua pelle è morbida al tatto ed è molto capiente onegaishimasu”
Premi anche tu il tasto dietro la schiena di un giapponese, parla davvero! 😛
Due ragazzine piene di sacchetti ridacchiano in mezzo alla strada.
“Che bello il pinku, mi piace molto questo colore. E’ il colore della stagione dei Sakura”
“E’ vero piace molto anche a me”
“E’ vero è bellissimo”
“Hai ragione”
“Credo che mi comprerò qualcosa di pinku nei prossimi giorni”
“Che bello il pinku”
“Non potrei fare a meno del pinku”
“Anche io!”
“Pensi che il pinku stia bene anche con il pinku chiaro?”
“Certo che sì”
In effetti in Giappone a seconda della stagione cambiano colore. A Marzo e Aprile diventa tutto “rosa” e da ogni parte c’è una scusa per pubblicizzare la stagione dei ciliegi. Persino il Mc Donald’s ha i petali pinku in vetrina. Vendono anche i fiori sotto zucchero per farci le decorazioni dei dolci.
Ma in tema di shopping la scoperta che mi ha sconcertato è stata l’esistenza delle scarpe con le taglie S M o L!
Ecco perché camminano sempre tutte storte! Pensano che avere tre dita di spazio dietro il tallone sia comodo.
Ma Dottor Scholl non può aprire un negozio autorizzato e raddrizzare queste incoscienti?
Vabbè prendiamo la metro che magari succede qualcosa di bello.
Guarda che sexy studentella!
Signorina per caso non è che posso farle una fotografia, così magari vinco un altro concorso…e…cazzo è un uomo!
Cosa dovete fare in Giappone se una persona con la gonna cade sui binari?
Urlate come i matti, alzate le braccia e fate la faccia da bambola gonfiabile.
Poi correte verso un pulsante e schiacciatelo. E’ disegnato così!
Se avete finito i cotton fiocc state tranquilli. qui la gente è pagata per pulirvi il cerume comodamente seduti sulle loro ginocchia. La masturbazione non credo sia inclusa. 3000 Yen è un po’ pochino per una sega!
“Vuoi spiedini di vagina di maiale da mangiare?”
“Ma è rasata o ci sono attaccati i peli?”
“C’è anche Ovary!”
“Fai così ordinami tutto l’apparato riproduttivo, mi piace fare la scarpetta nelle trombe di falloppio!”
Poi verso le due di notte soccorri una ragazza accasciata per terra.
Ma quando inizia a vomitarsi sulle ginocchia e a trasformarsi in un ornitorinco con le chele preferisci abbatterla con un fucile a canne mozze.
Anche oggi ho trovato per terra una monetina da 1 Yen. 🙂
Il Portinaio
Thermae Romae (テルマエ・ロマエ, Terumae Romae) è un manga disegnato dalla fumettista Mari Yamazaki.
Questa la trama:
Siamo nella Roma antica e l’ingegnere Lucio, specializzato nella progettazione di terme, viene licenziato dal proprio datore di lavoro, reo secondo lui di non avere idee al passo con i tempi. Un giorno, rilassandosi nelle terme, viene risucchiato dal fondo della vasca e si ritrova nel Giappone moderno. Dopo aver assimilato tutte le innovazioni delle terme giapponesi, Lucio le ripropone nell’antica Roma, aprendo delle terme tutte sue e ottenendo un inaspettato successo.
Il fumetto è diventato un film. Giulio Cesare si ribalterà nella tomba!
Un commento
Belladonna
Caro Porty nel prossimo viaggio voglio venire con te, e guardare tutto con i tuoi occhi!
Però la vagina e le ovaie le lascio a te!