geisha meiji
L'altro Mondo,  We are Family

OHAGURO (ma non te lo auguro)

Questa cosa dell’Ohaguro non la conoscevo. Eppure mi sembrava di essere diventato abbastanza esperto di cultura giapponese e invece non ne sono una beata ceppa.
Allora cos’è?
E’ l’arte di tingersi i denti di nero. Era di moda durante il perido Meiji. Tendenzialmente erano le donne delle classe sociali elevate a farlo, insieme alle geishe che con il loro trucco bianco diventavano delle specie di racchie.
Per colorarli veniva usato il ferro mischiato con il the o il vino. La soluzione veniva mescolata e poi spennellata come tempera. Pare aiutasse anche a rallentare la carie, ma il risultato era/è questo:

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Pian piano questa usanza è andata via scomparendo e persino vietata. Ora è tornata un po’ come moda amarcord, ma il risultato è sempre ributtante.
Mi ricorda vagamente la mia ex ex ex vicina di casa. Una volta io e suo figlio l’abbiamo beccata che si toglieva i ponti dalla bocca. Era uguale! La faccia pallida e i denti neri!
Ci siamo spaventati a morte, lui credeva che sua madre fosse un abominio uscito direttamente dalla televisione e io invece di rincuorarlo sul fatto che era solo per scarsa igiene che assomigliava a un pipistrello, giravo il coltello nella piaga.

“Adesso di notte verrà a strapparti i denti perchè li rivuole bianchi”
“Allora non me li lavo più”

Ecco! Avevo creato un mostro. Sta di fatto che i miei vicini erano noti per essere degli zozzoni e dopo quell’episodio peggiorarono. Lo spazzolino veniva usato saltuariamente per pulire le fughe delle piastrelle, il dentifricio come stucco per i muri e il colluttorio come acqua benedetta dentro la statuina della Madonna. Se ci pensate non è male come idea di marketing: “il colluttorio mariano, bevi direttamente dalla testa di Maria e la tua bocca sarà sana e santificata. Mi raccomando solo dopo i rapporti orali!” 😛

La mia vicina poi si mise delle zanne d’oro e mia madre diceva che sembrava una zingarella.
Paese che vai…denti che trovi! 😛

Il Portinaio

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