Amico è,  The book is on the table,  Videocracy

NON DESIDERARE (Intevista a Giupi Giuseppe Boles)

Siccome Paola & Chiara non mi concederanno mai un’intevista per il mio blog, ho chiesto gentilmente allo scrittore Giupi Giuseppe Boles un po’ del suo tempo. Per capire il suo mondo e soprattutto quanto cavolo ha speso per tutti quei tatuaggi da mafioso giapponese.
Allora P sta per Portinaio e G per Giuseppe…facile no?
Classe 1972, vive a Carpinedolo e ogni tanto a Casalmaggiore. E’ avvocato, ma non è mai andato a Forum, vive vicino al Garda, ma non sa chi è Prezzemolo. Non hai mai letto un blog e ha avuto la sfortuna di incontrare me!

P: “Mi hai portato il libro?”
G: “Mi sono dimenticato…ho delle scatolette di tonno se vuoi”

Iniziamo bene!

P: “Perchè sei qui a Milano?”
G: “Per registrare una puntata pilota di un programma radio da lui stesso scritto che vorrebbe intitolare – Lento Perfetto”

Bene ho già perso 8000 lettori e in più parla di se stesso in terza persona come il Mago Otelma.

G: “Più che un programma direi un viaggio nella non banalità, nella non mediocrità. Diretto a scoprire gli aspetti semplici e complessi dell’animo umano, che a mio avviso non va mai fuori moda”

I programmi notturni di biomatematica applicata agli animali domestici avranno più audience di questo post.

P: “Ora puoi dirmi la verità, perchè sei venuto qui a Milano?”
G: “Sono venuto per la radio e per venirti a trovare!”
P: “Ok sei falso come i soldi del Monopoli”

Dal vivo Giupi è più alto che su internet. Ha degli occhiali rotondi da sole color grissino torinese e ha quell’aria da dandy sdrucito. Secondo me non ha il ferro da stiro.
Non passa inosservato. E’ rumoroso come la cugina foggiana di mia madre, che ogni volta che andavamo a trovarla mi pigliava a sberle per la contentezza..
E’ usanza delle persone del sud alzare la voce per dire qualcosa, forse perchè si sentono felici oppure hanno dei seri problemi di udito.
Giupi deve appartenere alla prima categoria. Gira con il suo zainetto ed ogni scusa è buona per farti ascoltare un suo racconto. Perchè oltre alla versione cartacea, possiede anche un audio dei suoi inediti.

P: “Quando hai iniziato a scrivere?”
G: “Maggio di 4 anni fa. Prima scrivevo solo lettere, poi ho iniziato a credere di poter dar vita a un progetto di tutto rispetto”
P: “Non hai mai letto un blog?”
G: “No, solo il tuo”
P: “Sai cosa sono i blog?”
G: “Sì, tipo blob ma con la G”
P: “Mio Dio parli come mia madre!”

Giupi ha tutto il corpo tatuato. Ha frasi di ogni tipo, petali di sakura, raggi solari, stelle marine, cozze sulla ginocchia e credo di aver visto anche una stigmate sulla mano sinistra.

P: “Tutti quei tatuaggi te li sei fatti in carcere?”
G: “Li ho fatti in giro per il mondo, ho avuto la fortuna di viaggiare quando avevo due soldi in tasca, adesso faccio solo pellegrinaggi pur non credendo in Dio”
P: “Il primo qual è stato?”
G: “Di pellegrinaggio?”
P: “Ma no! Di tatuaggio! (Mi sa che è bionda dentro)
G: “Dopo essere stato condannato ingiustamente per atti di libidine mi sono tatuato il giglio rosso che per i greci era il simbolo degli amori proibiti, avendo fatto il classico amo la grecità”

Mia mamma definisce il libidinoso quello che si masturba per strada, il pervertito che l’addesca ogni tanto al cimitero e qualche suo parente a cui piace fornicare al di fuori dal matrimonio.
Non ho voluto entrare in merito alla questione, perchè già mi fa paura a guardarlo, figuriamoci se gli ricordo quel periodo.
Ma sarà stato in carcere? E soprattutto gli sarà caduta la saponetta nella doccia della galera?

P: “L’ultimo tatuaggio che ti sei fatto?”
G: “Una stella nera sulla tibia sinistra”
P: “Te lo sei fatto perchè hai avuto una tresca con una suora?”
G: “No! L’ho fatto perchè mi piaceva dal punto di vista estetico, i miei tatuaggi sono frasi fatte, i cui loro buoni consigli…io…con perentoria coerenza, cerco di non seguire mai”
G: “Guarda che era una battuta”

Mi esce il sangue da naso!!!

Cosa posso chiedere ad uno scrittore? Facciamo quello che mi esce meglio…abbassiamo il livello!

P: “Mai visto un porno di Sara Tommasi?”
G: “No e la cosa mi infastidisce, mi pone al di fuori del cerchio della fiducia degli amici”
P: “Sai chi è?”
G: “La figlia del signor Tommasi…è l’ex morosa di chiunque”
P: “Il mio blog parla spesso di cartoni animati, qual è il tuo preferito?”
G: “Conan. Mi dava una visione romantica del mondo dopo la distruzione. Mi piace Miyazaki per i suoi paesaggi onirici. Poi c’era Lupin giacca verde, Tekkanan, Harlock, ma i pensieri erotici li facevo con i bon bon magici di Lilly”

Poi l’avranno rinchiuso in riformatorio perchè si toccava davanti alla tv!

P: “A chi ti ispiri per scrivere?”
G: “A me stesso”

Scusate un attimo metto gli occhiali da sole perchè sono accecato dal suo ego!

G: “Mi ispiro a quello che mi succede nella vita. Sono stato influenzato più dai poeti che dagli scrittori! Neruda, Prevert e Merini.
P: “Fumava di brutto la Merini”
G: “Era stata anche lobotomizzata. A me piace molto scoprire le prospettive meno viste. La poesia è ovunque, ma non siamo più abituati a vederla. In metro ho visto due anziani che si tenevano per mano, nelle crepe di quelle mani di vita vissuta, unite, ho trovato poesia e amore alla loro massima potenza”

Adesso potrei commuovermi, ma siccome so’ Portinaio non posso farmi sopraffare. Vaglielo a spiegare che era periartrite reumatoide quella che ha visto!

P: “Chi hai votato alle ultime elezioni?”
G: “Non voto da 20 anni. Sono per la monarchia illuminata”

Ovvero? Una principessa con attaccata al culo delle lampadine?

G: “Sfatando il buon vecchio Giulio il potere logora chi ce l’ha oltre chi non ce l’ha. Solo l’illuminato riesce a salvarsi, perchè pensa agli altri. L’uomo è…e sarà sempre carnefice di se stesso e forse è giusto che sia così…la bontà è una cosa innaturale…la natura insegna ad essere cattivi non buoni”
P: “Neanche Heidi era così profonda…tu guardi la Tv?”
G: “Da 400 a 440?”
P: “??? Devo giocarmeli al lotto?”
G: “No, sono canali scientifici e documentari…vorrei Sky Art”
P: “Ti ispira anche la musica?”
G: “Vivo in un vecchio ristoro del ‘700 e una stanza blu è stata dedicata solo ed unicamente alla musica. Le principali fonti di spesa da vent’anni a questa parte sono stati cd (originali) e multe. Ovviamente non sempre in quest’ordine. Amo la musica che deve ancora essere scoperta, quella di nicchia e che posso sentire più mia proprio perché ancora nascosta all’orecchio dei più…ci si finisce per caso sul fiore del deserto”
P: “Guarda per me è più facile pestare merde di cane”
G: “Le donne mi stancano la musica mai”
P: “Questo aforisma non l’ha detto Tinto Brass…la tua sigla preferita?
G: “Daitarn 3”
P: “Bravo sei il primo che usa la r…di solito dicono Daitan!”

Devo metterlo in difficoltà! O gli cancello un tatuaggio con la trielina oppure…

P: “7×8”
G: “48!”
P: “Ahahahahahahahahahahhaah”
G: “Ho fatto il classico per evitare la matematica”
P: “Se ti dico Berlusconi?”
G: “Chi fa politica è schiavo del potere. Bisognerebbe fare politica in maniera greca, per i cittadini. Non dovrebbe essere pagata, dovrebbe essere fatta solo per una questione di onore. Il potere è la droga più potente del mondo. L’uomo vuole il potere, perchè gli fa assaporare un briciolo di immortalità”

Beh con Andreotti ha funzionato, è morto a 190 anni!

P: “Sai che hanno chiuso il programma di Marzullo, vuoi prendere il suo posto?”
G: “Perchè ha chiuso?”
P: “Perchè è vice direttore del tg1 e ha preferito investire su questa carica”
G: “Vedi …vuole il potere”
P: “Beh almeno non ci scassa la minchia con le sue interviste da psichiatrico”
G: “Le cose che mi hanno colpito ultimamente sono state le foto del ghiacciaio del Kilimangiaro ridotto al 75% e Psy del Gangamstyle che è stato invitato all’Onu a ballare insieme al presidente. Questo la dice lunga di come siamo ridotti…l’editoria sta chiudendo, si pubblicano libri su Balotelli, Cassano e Buffon…ma che me ne frega di leggere della vita dei calciatori quando c’è gente talentuosa che non riesce neanche ad avere un colloquio con un editor”
P: “Sei uguale a Marzullo ti fai le domande e ti dai le risposte!”

P: “Vai con le domande – medie – il luogo più bello del mondo che hai visto?”
G: “Ofu, un’ isoletta dell’arcipelago Manu’a vicino a Samoa, considerato maledetto perchè ci portavano i prigionieri inglesi.”
P: “Come il papà di Georgie…sai chi è?”
G: “Si me la ricordo era una bella figa…era un bel topone, come si chiamavano gli altri fratelli? Al…Albert?”
P: “Albert era lo zio dell’ereditiera Candy Candy”
G: “Era anche quello di Georgie”
P: “No!!! I fratelli di Georgie si chiamavano Abel e…
G: “Lo so! Abel e Arthur!”
P: “Come finiva Georgie?”
G: “Lei finiva a letto con uno dei due…mi ricordo che qualcuno la scaldava salendogli in groppa nudo”
P: “Ma più o meno…forse ti confondi un po’ con qualche film hard che hai visto”
P:” Il tuo colore preferito”
G: “Il blu”
P: “Il piatto?”
G: “Tortelli di zucca alla mantovana”
P: “Non potevi portarmeli al posto dello scatolame di Bud Spencer & Terence Hill?”

Il mondo è bello perche è vario, il Papa è una persona semplice, la mamma è sempre la mamma, che bello quando esci dal lavoro ed è ancora chiaro, se piove o c’è bello che me frega ho l’ombrello, i politici rubano tutti.

P: “Movimento 5 stelle cosa ne pensi?”
G: “Movimento di protesta comprensibilissima”
P: “Non pensi che ci sia dietro qualcosa o qualcuno?”
G: Sì…(Mette la mano davanti alla bocca…vuoi vedere che gli si è seccata la lingua) anzi no! L’italiano non ha il gene del rivoluzionario, non siamo un popolo cattivo. Io non voto da 20 anni!”
P: “Me l’hai detto anche prima…e cosa votavi?”
G: “Forse il partito liberale…se c’era”
P: “Non so aiutarti…non ero nato nel 1840…Senti ma quanti tatuaggi hai?”
G: Non abbastanza…sempre uno in meno di quello che vorrei! Ho paura degli aghi”
P: “Hai un tatuaggio con scritto non desiderare…”
G: “No, c’è scritto – Mori potius quam non desiderare -…non desiderare è scritto in grande, è una mia storpiautura di una frase di D’annunzio (Mori citius quam non deserere) che significa – Morire prima di essere dimenticato – la mia significa – Morire piuttosto che smettere di desiderare”
P: “Se vuoi essere interessante perchè non ti tatui il logo del Lidl con gli sconti della settimana?”

P: “Te li ricordi i Beehive?”
G: “Certo! Mirko e Satoshi”
P: “Ahahahahhahahah… si chiamava Satomi!…Storpi i nomi come mia zia che sta al Sud”
G: “Mi ricordo Marrabbio, Licia, il gattaccio Giuliano…c’è ancora il cd? Come si chiamava la canzone in inglese?”
P: “Baby i love you!”
G: “Scusa per prima ho confuso Satomi con il dj Satoshi Tomi”
P: “E’ inutile che ti arrampichi sui vetri con citazioni colte”

Giupi è silenzioso a volte, gli piace affacciarsi dai balconi, con una spinta potrei porre fine alle mie sofferenze.

G: “Ho paura di non riuscire ad arrivare dove vorrei”
P: “Guarda che sono io che faccio le domande…non stiamo qui a filosofeggiare…tu hai partecipato al video di Killer di Baby K…la canzone parla dei maschi contro le femmine…nel mood assomiglia alla sigla di Rossana…”
G: “Ross-anal??”

“Pronto polizia c’è un signore con delle scritte sataniche sul corpo che mi molesta, potete intervenire?”

Mi sono accorto che Giupi ti ascolta, quando riesci ad entrare a gamba tesa nei suoi monologhi. Non gli ho chiesto nulla del suo libro, nonostante mi fossi informato fra le mie spie. Non gli ho fatto indossare la parrucca di Mirko dei BeeHive e non gli ho nemmeno domandato se ha mai avuto il blocco dello scrittore oltre quello dell’auto.
Ma una cosa l’ho capita, Giupi è una Caronte fra questo mondo e un altro. Dove con le sue parole è capace di riconciliarli.
Grazie per la chiacchierata!

Il Portinaio

Vicino di casa (ex poliziotto quindi molto curioso): “Scusa chi era quello che urlava dal tuo balcone con tutti i tatuaggi da delinquente?”
P: “Tranquillo era quello della caldaia”

2 commenti

  • Giuseppe Boles

    Che dire…se fosse per me avrei già licenziato la Bignardi e su quello scranno ci mettevo le tue nobile chiappe.
    Nessuno mi aveva mai dato del Caronte ma d’altronde il tempo passa anche per me. E considerato che ho fatto parecchi anni di canottaggio direi che la brca potrei anche traghettarla senza problemi.
    Questa è la poesia di chiusura della ” PSICHE DEL TOPO”.Lo so, è sull’amore ma io te la regalo lo stesso in nome di un qualcosa che va ancor oltre. Forse il sentimento più onesto e duratura che possa esistere tra due persone: la nostra neonata (gnuè!gnuè!Gnuèèèè!!!) amicizia.

    L’AMORE E’…

    Mia fame
    mia sazietà.
    Fiumi di parole
    che affogano nel silenzio.

    Cielo? Oceano?
    Al fondo
    si toccano e
    si conoscono.

    Mia schiavitù
    mia libertà.
    Carne che arde
    nelle notti d’estate.

    Mia patria
    mia nostalgia.
    Come vento
    tu mi scappi
    non appena t’afferro.

    Allora mi fermo
    respiro e
    penso:
    tu il presente
    tu il passato
    per trovarti
    ho un solo modo:

    …….perdermi di nuovo.

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