MEDIAMENTE MEDIUM
Sono stato paninaro, B-Boy, grunge e fighettino della provincia.
Ho indossato giacche bordeaux con il profilo di velluto e anfibi da Nazi. Nel periodo rockettaro invece ho frequentato amanti del Metal.
Così ho imparato la differenza fra un basso e una chitarra, fra i Camperos e gli stivali a punta e anche il miglior balsamo usato dai capelloni.
Mia mamma pensava che uscissi con dei satanisti devoti ad Abraxas, uno dei nomi con cui si fa chiamare il Diavolo.
In effetti qualche personaggio demoniaco c’era, ma io non li temevo più di tanto, perchè avevano la faccia da pirla e in fondo non avrebbero fatto del male neanche a un gerbillo.
Sta di fatto che due ragazzi avevano portato il misticismo e l’occulto nella compagnia.
Di solito ci ritrovavamo il sabato pomeriggio. In metà di mille affollavamo la stanza di Luca, che era stato nominato “Segretario dei Medium”.
In lui, dicevano i maghetti da strapazzo, vedevano poteri nascosti e questo lo gasava tantissimo, ma non sapeva che era solo sfruttato perchè ci metteva la casa.
In camera si poteva fumare, quindi la nebbia creava un po’ quel mood effetto film di Dario Argento, mettiamoci anche l’odore di ascella e l’unto dei capelli ed eravamo pronti per girare il seguito di Amityville Horror.
La prima volta che ho assistito ad una seduta guidata dai due Medium io e la mia amica Elena abbiamo iniziato a ridere come dei pazzi!
Così siamo stati cacciati in malo dalla stanza perchè miscredenti e impuri.
Siamo rimasti per ore da soli a girar per casa.
“Gabriele…adesso cosa facciamo?”
“Possiamo fumare una sigaretta”
“E la cenere dove la buttiamo?”
“Sotto il tappeto!”
Ricordo benissimo che le pareti della casa di Luca trasudavano spiritualità. C’erano appese le foto delle bisnonne meridionali con le sopracciglia unite, quelle della cresima con i parenti con le sopracciglia unite e del matrimonio dei genitori con le sopracciglia unite.
Mentre io e Elena ammiravamo in bagno il pannolino femminile appoggiato sulla pianta di fianco al water, la porta della camera da letto si aprì!
“Gabry andiamo a vedere…magari si è presentato lo spirito di Claudio Villa”
“Aspetta voglio capire perchè queste persone non buttano via i tampax”
Sicuramente sarà stata una dimenticanza della sorella di Francesco, pare fosse una ragazza sempre di fretta. Ma come si fa a lasciare queste cose alla portata di tutti?
Altro che seduta, qui bisogna chiamare i Nas!
Comunque ricordo che i Medium avevano evocato delle sorelline morte, perchè in ogni seduta spiritica che si rispetti ci sono sempre delle gemelle che vengono dall’aldilà.
I ragazzi nella stanza erano tutti eccitati. In estasi guardavano i maghetti seguire le sorelline trapassate.
“Senti Medium posso farti una domanda?”
“Non subito…mi sto connettendo con loro”
“E perchè le segui?”
“Si muovono…”
“Sono siamesi?”
“No italiane!”
“????”
In quel periodo avevo perso uno dei miei parenti più stretti e quindi avevo domandato ai sedicenti amici degli spiriti trapassati se potevano mettermi in contatto con lui.
Il luogo scelto per la rievocazione era la casa di una mia conoscente bionda dentro e fuori.
Iniziamo la seduta!
“Gabriele tu hai dei poteri”
“Come Sailor Moon?”
“Fai il serio! Ci sono vari gradi di spiritualità nella mente delle persone…tu sei a 5”
“Sono come Rosemary Altea?”
“E chi é?”
Pirla capellone! Questo non conosceva la più grande visionaria d’America.
Ve la ricordate quando andava dal Maurizio Costanzo e faceva piangere tutta la platea? Una specia di Jessica Fletcher in contatto con lo spirito di un indiano.
Mia madre non se la perdeva mai! Ma non sapeva che usava la tecnica del “Cold Reading”, ovvero quell’ arte di conoscere tutto della persona che si ha di fronte.
Il mio amico Medium era proprio un principiante. Insieme al suo socio diceva di vedere processioni di fantasmi e di essere stato impossessatto da tanti spettri.
Ma non ci forniva mai delle prove.
Sta di fatto che mi ha messo in contatto con mio zio.
“E quì di fianco a te”
“Beh digli che mi deve ancora 20.000 mila lire”
“Dice che è felice”
“Puoi dirmi il suo nome?”
“Antonio…”
“Non è lui!”
“Ernesto…”
“E’ il mio fruttivendolo”
“Alfredo…”
“E’ mio zio! Ma è quello vivo!”
Il Medium era in evidente difficoltà e per togliersi dall’imbarazzo aveva iniziato a emettere conati.
Faceva finta di vomitare saliva, non valeva niente neanche come attore.
La bionda padrona di casa però ne rimase impressionata e lo soccorse dicendogli che Antonio era suo nonno.
In stato pre orgasmico corse al telefono a chiamare la mamma per raccontarle dell’accaduto.
La cosa che mi aveva sconvolto di più non era la messa in scena alquanto modesta, ma i genitori della bondina, che saputo della presenza del parente avevano chiesto di poterlo salutare.
Ci sfido che il nonno è felice dov’è …con una famiglia così!
Le sedute sono finite dopo un mese, perchè la mamma di Luca si era rotta il cazzo di trovare muccini di sigarette sotto il tappeto, la sorella di Luca si era stufata di dover buttare via i Lines e non poterli lasciare appoggiati nel bidè e io avevo solo cambiato abbigliamento!
Il Portinaio
Gaffe di Mother Fucker
“Gabry stasera vado al compleanno della tua prof di inglese delle medie”
“E’ ancora viva?”
“Poverina le hanno tolto tre dita dei piedi”
“Beh a tuo marito tutta la gamba!”
“Stronzo insensibile”
“Sai come si dice buon compleanno in inglese?”
“Eppi bird…mi hai preso per una ignorante?”
4 commenti
Elena
Ah…..che ridere…non mi ricordavo piu’…quanto ridevamo…
Dan (Quello che chiude la Portineria)
IGNORAVO IL TUO PASSATO ROCK/METAL!!!
Watanabe
O_o !!! Io vedo la gente scema!! (Cit.)
Portinaio
Io quella pirla!!!