MAZINGA NOSTALGIA
La mia amica Mia san mi ha detto che oggi in Giappone un uomo è stato arrestato perché stava facendo la cacca nel bagno delle donne.
Il maniaco però si è giustificato dicendo alla polizia che c’era troppo fila in quello degli uomini e che rischiava di farsela nelle mutande. Subito scagionato, al signore spero siano state donate delle salviette umide per farsi un bidet.
Detto questo, se avete in programma una vacanza in quel del Sollevante, non ditelo a nessuno. Perché?
“Amico so che vai a Tokyo, mi compri un chilo di the verde”
“Ma posso portare solo 20 kg in valigia”
“E quanto pesa?”
“19”
“Perfetto”
Oppure.
“Allora ho bisogno di calze, una tazza di Totoro, delle caramelle piene di coloranti e zuccheri sintetici, un paio di ciabatte di Muji che lì costano meno, un kimono di seta pure a buon mercato, il costume di Doraemon, un ventaglio originale di una geisha morta, dei tessuti che devo rifare i cuscini, dei portachiavi a forma di zampa di gatto, del sushi congelato, una peluche di Hello Kitty, una power bank di Pikachu”
“Hai finito?”
“No! Vorrei anche dei quaderni di Cinnamon, delle formine per il riso, il rimmel di Lady Oscar, i Kit Kat al gusto Sakura, qualche bottiglia delle Vending machine e se puoi la bacchetta di Sailor Moon 1° serie, che le altre facevano tutte cagare”
Infine.
“Ciao ho letto sul blog che sei a Tokyo, io sono un collezionista di cel e douga, non è che potresti comprarmene qualcuno?
“Scusa chi sei?”
“Noi non ci conosciamo, ma tranquillo mi presento subito: sono Takeshi Cannavacciuolo vengo da Napoli e ti ho già preparato una mappa dei negozi che dovrai visitare”
Click!
Avete capito?
Il rischio è che torniate a casa con 36 kg in più. E al check in potrebbero essere multe salate.
“Scusa per caso è caduta la linea?”
“No, mi è scivolato il cellulare nel gabinetto mentre pisciavo”
“È funziona ancora?”
“È ignifugo”
“Portinaio ignifugo vuole dire un’altra cosa!”
Alla fine mio malgrado ho accettato, ma solo perché sono un ragazzo gentile.
“Sentiamo Signor Cannavacciulo cosa vorresti?”
“Allora devi andare a Nakano Broadway, il grande centro commerciale di Nakano…”
“C’ero arrivato che era a Nakano”
“Poi andare al 4° piano, in fondo al corridoio troverai una povera matta rinchiusa in un ufficio strimenzito, dovrai chiederle gentilmente di trovarti cel di Lady Oscar, Cavalieri dello zodiaco o di Jeeg robot d’acciaio”
“Scusa, ma che cazzo sono sti cel?”
“I cel sono…”
Click!
Nakano Broadway, chiamata dai miei amici italiani che abitano in Giappone, Kakano, è una galleria di negozi un po’ vintage.
Ha perso il suo allure di un tempo, infatti in molti hanno tirato giù la saracinesca.
Non è un bel vedere, ma per il nerd appassionato questo è un luogo di culto, almeno finchè durerà.
Ci sono anche due italiani che lavorano qui, in un negozio di giocattoli. Io piuttosto che stare rinchiuso in quella specie di prigione preferisco fare l’elemosina alla stazione. 😛
Al 4° piano o 3°, non ho ancora ben capito come contano i piani dei palazzi i giapponesi, c’è veramente la signora che vende i cel.
Cosa sono i cel?
“Pronto…ma ti è ancora caduto il cellulare?”
“Sì, dal balcone”
“E non si è rotto?”
“No, è impermeabile!”
“????”
Girare per Nakano Broadway e Akihabara, le zone degli otaku, rende tutti nervosi.
Le vetrine sono orge di giocattoli, divisi in categorie. La vista si annebbia e soprattutto la pazienza finisce, perché vorresti comprare tutto, vorresti spaccare tutto e ahimè trovare quel pupazzino che il tuo amico ti ha obbligato a comprare perchè sennò muore di crepacuore.
“Ti dicevo i cel sono i famosi rodovetri, fogli trasparenti in acetato di cellulosa dove viene stampato il disegno che poi verrà dipinto, tutti i cartoni animati degli anni 80 erano fatti con i cel…e poi…
Click!
“Scusa, continua a cadere la linea. Però ho trovato la Stella della Senna piena di cortisone. Costa poco, circa 170 Euro, li mortacci loro”
“Visto che sei a Tokyo ti segnalo la mostra di Mazinga. Si chiama Dynamic 50! Go! Se ci vai ricorda di comprarmi un cappellino e una maglietta, ti ho già fatto un bonifico di 200 euro sul tuo conto”
“Ma è dall’altra parte della città”
“Cosa vuoi che siano 40 minuti di metro e 30 minuti di passeggiata”
Alla fine ho ceduto, ma solo perchè dietro un grande sacrificio c’è sempre una sorpresa che ti aspetta. ne sono certo! 😛
Per trovare questa mostra di Mazinga, sono dovuto andare in mezzo alle gambe del diavolo, ovvero chiedere informazioni all’addetto di un centro commerciale che gentilmente mi ha spiegato la strada così:
“Allora dovete andare dritto nel reparto profumeria, quando incontrerete l’ultimo corner di Hermes, vi consiglio il profumo Terre di Heremes super top super chic, girate a destra, davanti a voi troverete una piccola salitina, non prendetela, ma girate subito a sinistra verso il reparto casalinghi, superate lo store delle pentole, poi scendete al piano inferiore e uscite dal centro commerciale, di fianco troverete Muji, la mostra di Mazinga è all’ultimo piano del palazzo, prendendo la scala a destra, in teoria potete passare anche dal tunnel che collega questo grande magazzino con Muji, ma credo che per voi stranieri sia già difficile questa strada. Gli ultimi che ci hanno provato sono ancora dispersi. Avete capito?”
La mostra non è male ci sono un sacco di statuine di Mazinga rivisitate da artisti locali, una parete dedicata ai disegni originali di Go Nagai (che non si possono fotografare) e poi un grande shop con tutte cazzate firmate Mazinga.
Iniziamo.
Mazinga testa di pesce. Credo sia la cosa più brutta che abbia mai visto nella mia vita dopo il Monciccì.
Mazinga turchino con inserti di diamanti e braccio sinistro e gamba destra di un altro colore. Io l’arte moderna non l’ho mai capita!
Mazinga ispirato a un orsetto, che sarà sicuramente famosissimo in Giappone, ma siccome non lo conosco posso dire che fa cagare!
Mazinga Devilrobots. Questo lo conosco e devo dire spacca il culo ai passeri! (ahimè non è in vendita)
Mazinga drag queen! 😛
Mazinga peloso con evidente eccitamento sessuale. ;-P
Mazinga d’oro massiccio a soli 20.196.000 Yen pari a Euro: 157.160,60
Io forse ho i 60 centesimi! 🙂
La cosa più assurda però sono le cassiere.
Qui dentro siamo in due, non c’è nessun altro. E loro cosa fanno? Stanno dritte in fila a guardarci. Manco fossimo dei dittatori della Korea del Nord. E rilassatevi ragazze.
Non fai in tempo a girarti verso di loro che subito si mettono sull’attenti annuendo e indicando la cassa.
Ho capito che si paga lì.
“Hai trovato quello che ti ho chiesto?”
“Certo Cannavacciuolo, che ti credevi? Io sono il capo dei giocattoli, la Mattel mi usa come tester per i suoi nuovi prodotti, la mia casa è fatto di Lego, esco con una Barbie diversa ogni settimana, mi faccio pure la Tanya, la bambola povera, giusto perchè mi stalkera dalla mattina alla sera, in più cago crystalball, sniffo la polvere magica e ho speso tutto il mio patrimonio per un aprire un allevamento di scimmie di mare”
“Portinaio stai bene?”
“Sì! Sto cercando di capire quanto costa questa merda di Monciccì vestito da Mazinga”
Il Portinaio
Mazinga Nostalgia è soprattutto un saggio curatissimo di Marco Pellitteri. Cercatelo, è in giro da un po’.