JURASSIC WORLD (Come allevare dei Velociraptor)
Mia san è partita, destinazione Abruzzo, passando per Imola. Prima di salutarla l’ho accompagnata al binario, che non si sa mai prenda un treno per Zurigo. E si sa gli Svizzeri non sono propensi allo straniero.
Pare sia arrivata sana e salva. Pare. Perché stava scendendo a un’altra stazione, ma delle brave persone hanno fermato il macchinista e sono riusciti a riacciuffarla.
Mio padre sta come un pascià. Ha un casco per respirare, cento flebo, un catetere e un vicino di letto conciato peggio di lui.
“Figliolo hanno detto che non tira la notte?”
“Chi???????”
“Quello mezzo in coma che sta di fianco a tuo padre”
In effetti non è un bel vedere.
Poverino.
Soffre di Alzheimer, l’hanno operato alla testa, ha un infezione alle vie urinarie, vive su una carrozzella e va in apnea.
Tutte le volte che lo guardo smette di respirare. Io chiamo l’infermiera per dirle che è morto, ma poi si riprende.
Sua moglie ogni tanto mi rivolge la parola.
“Tua mamma mi ha detto che lavori, ma non ho capito bene cosa fai”
“Sinceramente neanche io”
“Dice che scrivi”
“Ogni tanto”
“E che lavori a Expo”
“Lavoravo all’ingresso di Expo”
“Facevi il bigliettaio?”
“No ero in un temporary“
“Mi spiace”
“Cosa?”
“Che lavoravi sotto i temporali”
“????”
Ieri, insieme ai miei colleghi abbiamo chiamato l’avvocato per mandare una lettera al nostro ex datore di lavoro.
Qui sotto la chat privata che il mio caro collega Dario mi ha concesso di pubblicare. (ovviamente senza nomi e cognomi perchè sennò rischio denunce per violazione della privacy)
Notate il tono.
Neanche ci dovessero pagare i miliardi.
Nessuno avanza niente? E’ dal 10 giugno che aspettiamo lo stipendio.
Mia mamma ha detto che lo sapeva. Che lei vede avanti. Le ho risposto che porta sfiga.
Qui urge liberare i velociraptor.
Basta essere presi per il culo.
Però prima devo imparare come addomesticarli.
“Amico mi porti al cinema a vedere Jurassic World?”
“Neanche per sogno”
“Amica vieni al cinema con me a vedere un film sui dinosauri”
“Mi bastano i documentari del figlio di Piero Angela”
E allora andate affanculo. Perché ho solo amici snob?
Alla fine, supplicando il mio amico Andrea sono riuscito nel mio intento. E’ bastato fare il povero che rischia di rimanere orfano di padre.
Il film è una specie di copia del primo Jurassic Park, solo che finalmente il parco ha aperto al pubblico.
Ci sono i brontosauri, i triceratopi e i pterodattili. E tanti product placement. Inquadrature su scarpe All star, cuffie Beast e loghi Samsung.
Il protagonista maschile è una specie di ammaestratore di dinosauri, che non si capisce per quale motivo sia stato assunto, visto che non è che ubbidiscano molto. Per calmarli li nutre con topi morti.
La protagonista femminile invece è una bella ragaza con i capelli rossi che indossa per tutto il film un tailleur bianco panna e delle scarpe altissime con il plateau.
A metà film quando succede “un casino della Madonna che tutti i dinosauri scappano” e lei è ancora perfettamente a suo agio in quelle vesti.
Non si sporca, non si sloga le caviglie e rimane sempre pettinata come appena uscita da Aldo Coppola.
La scena clou del film è questa: lei che fugge da un Trex, correndo su 10 centimetri di tacco senza manco perdere l’equilibrio.
Ecco perché nessuno voleva vederlo. E’ surreale!
Ma soprattutto di che marca sono quelle scarpe?
Se volete dei velociraptor ammaestrati dovete fare l’imprinting.
Comprate 4 uova al Lidl nel reparto “Mostri fai te”. Fateli covare da qualche gallina, aspettate che si schiudano e fatevi vedere per primi quando escono dal guscio. Dategli subito la gallina come antipasto.
Riempite il frigo di ratti e sperate che vi diano ascolto. Non fateli dormire sul letto perchè pare abbiano un alito pestilenziale e poi gli artigli rischierebbero di tagliare le lenzuola. Come lettiera usate la vasca. Se avete un solo bagno allora procuratevi una piscina per bambini e riempitela di sabbia. Ricordatevi il gioco della fiducia, come quello per i cani e non voltategli mai le spalle, perchè sono permalosi.
Io potrei usarli all’ospedale, quando la gente si lamenta per ogni cosa. Oppure mandarli a casa di qualche mio parente.
“Ciao sono la zia volevo domandarti come sta il papà”
“Insomma, stava quasi andando al creatore”
“Devo venirlo a trovare?”
“L’hanno messo in isolamento. Bisogna entrare con il camice”
“Di che colore è?”
“Verde chiaro”
“Non ho niente da abbinare”
“Ciao sono tua cugina. Come sta il papà?”
“Diciamo così così?”
“Io sono al mare in vacanza, però torno venerdì. Se riesco passo. Sai ho un sacco di cose da fare: andare in lavanderia, lavare i cani, farmi la ceretta e tagliarmi i capelli”
“Ieri abbiamo vinto al Superenalotto”
“Guarda parto subito”
Sarebbero utili anche all’aeroporto. Immaginatevi il casino.
Tutti i bagagli che volano, teste di hostess che rotolano.
“Buongiorno cercavo gli uffici della Lufthansa. E’ da giorni che parlo con il call center, ma rispondono dall’India, dalla Polonia e dal Bangladesh. Volevo sapere se è possibile avere un rimborso del biglietto”
“Hai preso quello in economy?
“Beh sì…solo che non esistono uffici della Lufthansa qui a Milano”
“Ormai caro cliente si fa tutto on line per risparmiare…ma ahimè nessun rimborso. Al massimo possiamo darti 63 Euro meno 20 per le spese”
“Facciamo che divento un vostro ex cliente”
“Ti auguro buona giornata”
I dinosauri si sono estinti milioni di anni fa. Quando toccherà a noi?
Il Portinaio