INTERCITY MULTICULTURALE
Per arrivare a Bologna avete molte scelte: l’auto, di piccola cilindrata, così risparmiate sulla benzina, ma non al casello; il Treno ad alta velocità, che ci mette un’ora ma non è a buon mercato; infine il Treno Intercity Milano – Crotone a soli 21 Euro.
Ho scelto l’ultima opzione, un po’ per la crisi che sta investendo anche le mie finanze, un po’ perché sono sicuro di trovare materiale per i miei post.
In effetti sembra che ogni genere umano vada a Crotone…
“Prendi la Bambina! Cosimo, la bbambinaaaa”
“Scusi Signora, può farmi gentilmente passare?”
“Un attimo che a’ sposto le robbbbe”
Ok, armiamoci di pazienza e aspettiamo che…a’ sposti.
La donnona in questione deve essere di origine calabrese. È vedova o almeno lo credo: nessuno se no si porterebbe appese al collo delle foto grosse come uno schermo piatto di 50 pollici.
Mentre attendo di passare, dietro di me si forma una coda infinita di Mussulmani, Rumeni, Marocchini, Calabresi. Ognuno si lamenta dell’attesa e io, cercando di portare pace nel vagone, aiuto Miss Tropea a spostare i suoi bauli.
“AttenDo che dentro ci sono i vasetti per le conserve”
“AttenDo che quelli mi servono per i peperoncini”
“AttenDo che ci sono le bottiglie per l’olio”
Ma non lo producono il vetro a Cosenza?
“Signora, se mi fa passare, magari partiamo entro Pasqua”
“Avete fretta?”
“No, ma Al Qaeda dietro sì!”
“AttenDo agli sciù sciù”
“????”
“E’ come li chiamiamo io e mio marito quelli lì”
“Quelli lì chi?”
“I MuZulmani”
“Mussulmani?”
“Sì, quelli ruBBano”
Per un attimo la mia vista si ferma sul decoltè della Signora e sulla sua foto.
“E’ mio figlio!”
“Chi?”
“Questo della foto”
“Mi scusi Signora, ma il treno è in partenza”
“E’ morto!”
“Chi?”
“Mio figlio…”
“Mi spiace…”
“D’incidenDe…stava guidando e un Gamion l’ha travolto”
Treno 615 in partenza al binario 6, ferma: Lodi, Piacenza, Fidenza, Parma, Arabia Saudita, Bucarest, Tropea, Crotone.
“A presto Signora faccia buon viaggio!”
“Vabbbene, tu stai attenDo”
Stia attenta lei, che se le cadono i vetri rischia di dilaniare mezzo scompartimento!
Da piccolo, quando andavo ad Avellino, mi prendevano in giro per via della mia abbronzatura!
“Calimero! sembri Calimero!”
“Signore che non parla bene l’Italiano, perchè mi prende in giro?”
“Maronna quand’è nniro stu guaglione”
“Signora che sgrana i fagioli fuori dalla porta, perchè mi prende in giro?
“Perchè sii niro!”
“Uè Sciura non son minga un terun!”
Strani gli Italiani, non sono razzisti.
Il Portinaio
4 commenti
Bea
Che la mamma di Calimero fosse veneta me l’ero perso!
Non mi chiamo Candy (Silvia)
E tu perchè vai a Bologna? Vedi che i terùn li incontri lo stesso? Prendi un aereo e vieni a trovare me in Sicilia, sai quanto materiale per i tuoi post…
Cristina
Una mia amica venerdì ha beccato due amanti. Lei (logorroica) parlava e lui ha sbottato: “il doverti ascoltare è il prezzo che pago per trombarti”…
Marco
Mi sono scmpisciato nel pensare e immaginare la faccia della signorona nel momento in cui: Con tutti questi vetri attenDa che rischi di dilanaire mezzo Vagone… che ridrere mi fai.. e sopratutto tutto vero…
Come ci stiamo rincoglionendo noi italiani..