IL GRANDE MALE
“Ciao David, volevo farti i complimenti per il tuo fumetto”.
David B., all’anagrafe Pierre Francois Beauchard, è un disegnatore e autore di fumetti francese che oggi, alla Sala Borsa di Bologna, firma autografi e dedica disegni ai suoi fans.
Il suo fumetto,“Il Grande Male”, racconta l’infanzia del disegnatore e la convivenza con il fratello epilettico.
In passato anch’io ho avuto a che fare con una persona epilettica. Tanto per cambiare, anche questa mia esperienza non poteva non avere dei toni trash.
Da piccoli, io e mio cugino giocavamo sempre con questa bambina che si divertiva a stare in mezzo ai grandi, e a cui piaceva nascondersi, disegnare, e scassare anche un po’ la minchia!
Ogni tanto si fermava e iniziava a tremare e nessuno pensava fossero delle crisi, anzi le scambiavano per smorfie! In effetti erano crisi leggere. Fortunatamente lei evitava di buttarsi a terra sbattendo i piedi, ma si limitava a guardarti, a irrigidire le mani, e poi a storcere la bocca come fosse un cane con la rabbia.
“Piantala di fare così Manuela!”
“Sembri un Gremlins!”
“Buttiamole dell’acqua in testa così magari la smette!”
“No, sei pazzo! Così si moltiplica.”
Tutte le volte si ripeteva la stessa scena: si avvicinava tutta sudata, urlava, correva e poi iniziava a tremare.
“Piantala di sbavare Manuela.”
“Vuoi stare ferma? Sembri una lavatrice in centrifuga!”
E giù a pestarla.
Credo che abbia preso più sberle quella bambina durante le sue micro-crisi, che un sacco da boxeur in una palestra di nazisti.
Povera. Ora sta meglio! Dopo diverse cure del sonno e psicofarmaci vari, Manuela conduce una vita tranquilla, anche se ogni tanto, quando parla, sembra che si sia ingoiata un romanzo Harmony.
“Ti ricordi che quando eravamo piccoli giocavamo insieme?”
“Certo, eri molto carina.”
“Ti ricordi quando passavamo il Natale insieme? Io sentivo le risate e mi si apriva il cuore alla fratellanza e alla gioia di vivere nel mondo. ”
“Veramente io ricordo solo bestemmie, litigate e parolacce in dialetto.”
“Ti ricordi che a Pasqua rompevamo le uova, e tutto il vicinato accorreva festante gridando: Gesù e risorto! W Gesù!”
“Come dimenticarselo quel giorno… al nonno è caduta la claire del garage in testa ed è venuto il vescovo per scomunicarlo tante le imprecazioni a Dio”
“Che giornate meravigliose, fra il profumo della primavera e il cinguettio dei passerotti, ascoltare le vostre voci era musica per me.”
“ Basta adesso! Le stai prendendo le pastiglie o le hai scambiate con i tic tac?”
Ora salutiamo Manuela e torniamo alla realtà.
Qui in Sala Borsa a Bologna c’è il fior fiore dei disegnatori Italiani e io fra tutti chi dovevo incontrare? Un esponente della ‘Ndrangheta calabrese!
“Lo vuoi un cane?”
“Scusa?”
“Ti ho chiesto se vuoi un cane!”
“No, veramente sto aspettando che mi faccia la dedica David B.”
“Ti posso portare chihuahua, bulldog, alani, barboncini, persiani.”
“Ma i persiani non sono cani.”
“Sì, sono quelli della Persia.”
“Senti non m’interessa…”
“Ma guarda che te li prendo a metà prezzo, un cane ti viene fuori a 600 euro.”
“Ma dove li compreresti?”
“In Polonia!”
“No! Io ho lavorato in un negozio di animali e lo so come arrivano i cani dall’est Europa…”
“Ma no! Io vado dagli allevatori…”
“Ma come li porti?”
“In auto…io non li salgo sull’aereo.”
“Salgo?”
“Non me li fanno salire sull’aereo quelli dell’aeroporto!”
“Salire?”
“Certo, li prendo, li metto in una gabbia, e poi salgo sull’auto e torno in Italia. Tu mi dai i soldi e poi c’incontriamo e ti do il cane!”
“Certo di peluches!”
“Ma no sono serio…vuoi un chihuahua color miele?”
“No! Guarda mi sta chiamando David B…un attimo”
“Come ti chiami? Così ti faccio la dedica”
“Gabriele”
“Gab…come?”
“Come l’Arcangelo”
“Vuoi un nauzer gigante?”
“Si dice schnauzer! Comunque non mi piace”
“Ti chiami Arcangelo?”
“Scusa David B…mi chiamo Gabriele”
“Gabe…con la A?
“Vuoi un Labrador Retriever?”
“Senti basta! Non lo voglio il cane. Mia mamma è morta uccisa da un rottweiler ok?
“Ti chiami G…ebriele?”
“Anche tu David B…mi chiamo Gabriele con la A! Che cazzo ci vuole a capirlo? Sono come l’Arcangelo, quello che ha annunciato alla Madonna di essere incinta…”
“Lo vuoi il barboncino toy?”
“Bastaaaaaa!”
Sono scappato dalla Sala Borsa con questo calabrisello attaccato come una zecca magrebina.
Mi si avvicina un marocchino in piazza Maggiore:
“Vuoi del fumo?”
Io apro il fumetto e abbasso gli occhi sulla dedica che mi sono fatto fare dal noto fumettista francese :
“Per GabrielA”
Il Portinaio
Un commento
Non mi chiamo Candy (Silvia)
A te il merito d’aver fatto iniziare la mia giornata con un’allegria inaudita! Perchè non la brevetti e la metti dentro una pilloletta. L’umanità intera ne prende una a colazione e debelliamo per sempre la depressione!!! Ciao GabrielA!!