GLI OCCHI PIU’ BELLI DEL MONDO
Questo post non l’ho scritto io!
Ci sono delle cose che non possono appartenere a una sola persona, come se vi dicessi che io ho visto gli occhi più belli del mondo…li ho amati e anche loro lo hanno fatto con me…ma la bellezza, un tesoro così grande, può appartenere a un solo uomo?
Non è forse vero che le più grandi opere dell’umanità sono esposte al pubblico e non nascoste in qualche sottoscala.
Sarebbe egoistico tenerle solo per noi, saremmo costretti a vivere con la paura che qualcuno possa portarceli via e…che esistenza sarebbe allora?
Non sarebbe più amore, ma costrizione.
Cosa stiano guardando ora quegli occhi non lo so…e onestamente farebbe troppo male scoprire che c’è un altro che li vuole tenere solo per se.
La bellezza…io l’ho vista da vicino…occhi in quel modo non ne vedrò più…erano unici…sono stati il viaggio più folle della mia vita, mi ci sono però perso totalmente…ma si può continuare a vivere nel ricordo di quegli occhi?
Magari si deve cercare di conservare quel ricordo, anche un solo sguardo, come una fotografia…e ricordarsene quando tutto sembra andare a rotoli e le pareti crollare, perché dentro di te potrai ripeterti di aver amato e di essere stato amato da gli occhi più belli del mondo.
Non importa quanto dura l’amore…importa quello che ti lascia dentro…come in un viaggio.
Ci sono viaggi lunghissimi che non ti danno nulla, monotoni ripetitivi, capita invece che ci siano viaggi brevi che ti sconvolgono la vita e per quanto il dolore sia grande quando tutto finisce, quello che ti lasciano dentro è incredibilmente grande, quasi incontenibile…tanto che ti porta a scriverlo e urlarlo al mondo… non si possono dimenticare gli occhi più belli del mondo.
L. Watanabe
3 commenti
ENNIO
Dedicato a un attimo di vita!
La visione di un attimo spesso avviene attraverso uno sguardo poco chiaro, limpido e trasparente e da sempre, deve lottare contro convinzioni spesso inesistenti ma allo stesso tempo, minacciano che tutto può cambiare. Tutto crolla, la stessa ragione e fortezza del proprio essere. Ugualmente, sa parlarmi di quell’attimo; ormai svanito, ormai divenuto un mucchio di macerie e polvere atomica che tutto cancella.
Anche se non sei più l’ombra di un ricordo, vivi nel silenzio del tuo tempo, riempendo la tua vita di versi, ostinandoti a credere che sia tutto normale.
Ma la mia memoria scivola ancora, come un ricordo limpido verso la trasmissione dei pensieri, verso quell’attimo di vita di tante stagioni fa quando l’illusione che tutto fosse per sempre, cresceva in me, debole e forte allo stesso tempo mentre una nuova critica e giudizio, erano il suono di nuove parole sputatemi addosso.
La sensazione di un attimo di smarrimento, la leggo anche nel tuo silenzio, sulle tue decisioni prese, su quel divieto fattosi realtà, un fulmine a ciel sereno che senza indugio e tollerabilità, ha squarciato un rapporto, un legame; la stessa ragione e comprensione su qualunque cosa diversa si potesse pensare ed ecco qui, la diversità dell’essere e nell’essere, diversità protagonisti di un attimo.
Ricordare o dimenticare, attendere o lasciar andare tutto verso chissà quale discarica per poi riciclarsi? Ma cosa è successo in quell’attimo e in un attimo?
Aspettami oppure dimenticami, chissà quale sarà la tua decisione di chi nel breve attimo di un respiro, ha saputo o vuole annientare quell’attimo che ci appartiene da sempre.
Una linea di sangue se pur anemica di sentimento e devozione, è sempre una linea di sangue che ci lega che ci appartiene ed è colei che in un attimo, può arrecare ricchezza attraverso l’espressione.
Nessun giudizio, nessun dolore, nessun rancore ma semplicemente mani tese verso un attimo di libertà, di serenità, di gioia … verso quell’attimo primordiale di cui tutti noi siamo costituiti e in esso viviamo.
La vita stessa è il frutto e l’insieme di attimi …. attimi di gioia e di dolore; un attimo di pace e di guerra…. un attimo per sorridere e per piangere….. un attimo per ricordare e per dimenticare … un attimo per allontanarsi o … per riavvicinarsi … per Amare e essere Amati !
Si, da sempre la descrizione di un attimo deve lottare contro certe convinzioni mai spoglie da altrettante paurose idee mentre inermi e nella frazione di un attimo, ci ritroviamo sospesi ancora in una occasione perduta.
Questa è la mia descrizione dell’attimo attraverso il quale tutto si può creare o tutto si può distruggere ma il mio debole verso di te, non cambia perché parli di vita!!!
ENNIO
La cosa più bella al mondo x me?
Tante sono da elencare e da concatenarle le une alle altre ma quella che secondo me fa da motrice, è l’Amicizia con la A maiuscola.
Dopo tutto cosa c’è di più significativo e travolgente di questo sentimento paragonabile x certi aspetti all’Amore?
In qualsiasi rapporto umano o meglio, qualsiasi rapporto andrebbe impastato con la farina dei sentimenti e con l’ acqua tinta dalla fonte della condivisione.
Quante volte distrattamente presi dalle nostre cose ci dimentichiamo di tutto questo e lasciamo passare dinanzi a noi tanti treni che non sappiamo se ripasseranno sul binario della nostra breve esistenza?
Quante occasioni e opportunità di vita sprechiamo nella caotica e frenetica corsa ad ostacoli di ogni giorno?
Quanti amici abbiamo perduto o, non abbiamo trattenuto o … voluto?
E così il treno fischiettando corre veloce, mentre km dopo km, il panorama cambia sempre dietro al finestrino un pò come il panorama del nostro vissuto.
Rincorriamo un viaggio mai intrapreso, rimanendo seduti e annoiati sulla nostra valigia di cartone alla fermata dell’attesa.
Ecco allora, l’istinto spasmodico e irrefrenabile di pensare a un amico perduto, avuto ma smarrito …lasciato partire … non trattenuto per pigrizia, per paura o, per non essere stato in grado di rivestirsi di lui stesso.
Si, uno vero non un surrogato o un clone di una presunta e fitizzia Amicizia.
Ecco allora, il desiderio di chiamarlo e invitarlo ascendere essendo desiderato più dell’aria stessa che si respira mentre il suo treno, lo sta per portare via.
…Ecco, sei salito sul treno dei saluti, le porte si chiudono, ecco i primi sussulti e il treno si muove e già tu, fai parte del passato.
Non so come tu ti senta io, derubato da una realtà che da sempre rincorro riempendo pagine di vita con km di parole grandi come abbracci.
Si deve ugualmente andare avanti anche xkè, per un prossimo arrivo, prima ci deve essere una partenza…ma ci sarà un prossimo arrivo?
Caro Amico, anonimo e sconosciuto viaggiatore verso chissà quale meta, non so se mai ritornerai così come, non so se mai nessuno ti ha parlato in questo modo, usando parole tolte dal vocabolario dell’anima, parole che vogliono ricordare chi siamo e dove stiamo andando; parole che raggruppano una realtà che ci accomuna attraverso quella esistenziale follia carica di emozioni, desideri e bisogno di essere liberi e se stessi….la nostra vera convalida a esistere!
Noi, instancabili ricercatori della fantomatica pepita d’oro di nome complicità.
Per questo corriamo all’infinito alla ricerca di quel qualcosa che spesso abbiamo a portata di mano si, li, dietro all’angolo a due passi dalla noia e dalla monotonia dei giorni.
Questa è la guerra della quotidianità dove tutto e tutti, ci chiedono di arrivare primi verso un traguardo fatto di regole ma che per strana sorte del destino, viene sempre modificato.
Come frecce scoccate da un arcere invisibile, percorriamo lunghe distanze ma senza mai fare centro…perchè? … Molte sono le inconite e le perplessità !!!!
Il percorso dell’attesa è lungo e arduo e chissà quando tu, misterioso viaggiatore risalirai su di un treno x arrivare alla mia destinazione o io, alla tua.
Nulla è impossibile, nulla è perduto come nulla, accade x caso e non da meno, è sorprendente osservare quanto delle persone, sono in grado di rendere unici e indimenticabili attimi e momenti di vita che ancora si devono manifestare…. magia delle ferrovie dello stato?
… Chissà !!!
Ma in fondo noi stessi apparteniamo a qualcuno?
Il fischio del treno sembra dire di no essendo lui stesso a dividerci inducendoci alla partenza.
Ugaualmente a questa domanda si potrebbero dare molte risposte.
La difficoltà sta nel voler dare quella più pertinente alla stessa realtà circostante ma ciò non può accadere se in primis non si è fatta chiarezza dentro di noi ritrovandoci così, con un biglietto di sola andata … verso quale meta? …Bhò!!!
Forse la tua lettura si fa affannosa, il cuore batte e scandisce la corsa del tuo treno mentre per un attimo, distogli lo sguardo da questo scritto, guardando fuori dal finestrino quasi come se volessi prendere fiato, in attesa di arrivare in chissà quale stazione e stagione di vita e con il sano istinto di tirare il freno di emmergenza.
A volte mio caro misterioso viaggiatore, mi chiedo se è valsa la pena di incrociare il mio sguardo con il tuo e ubriacarci di parole mentre una sigaretta fumante, si consuma come i giorni di un calendario.
Si, è la mia risposta xkè grazie a te, sono cresciuto ed ho imparato e capito quanto sia ed è importante comprendere la mia picolezza, riflettendomi nello specchio della tua persona.
Si, è la mia risposta poichè grazie al tuo vissuto ho compreso quanta strada devo ancora percorrere … quanto è importante avere accanto qualcuno, pronto a sostenerti, ad ascoltarti, a consolarti, a rubarti risate e attimi di spensieratezza….si, è la mia risposta perchè ho sperimentato quanto sia bello, unico e indescrivibile fare un viaggio assieme, sul treno dell’Amicizia.
Questa, x me, è la cosa più bella e dalla quale, altre cose meravigliose possono derivare e prendere vita….questi sono gli occhi più belli del mondo attraverso i quali, instancabilmente scruto attentamente all’orizzonte in attesa del tuo treno … del tuo ritorno.
Non sono su di un binario morto…ho già il biglietto, pronto a seguirti.
ilvale
ostia
questo mi ha centrato in pieno