GIRA LA MODA!
Chi l’ha detto che i Giapponesi non sanno vestirsi? Certo bizzarri lo sono ma io un popolo così attento all’accessorio non l’ho mai visto!
Dalla calza al portafoglio, dal portachiavi al berretto, tutto deve essere di moda ed eccessivo.
Se Lady Disturbia è diventata ormai la testimonial di “Calzedonia giapponese”, io sarò l’attento osservatore di questo mondo fatto di accessori e travestitismo!
Le prime vittime inconsapevoli sono gli animali!
Poveri cani, vestiti come l’ape Maia o come panini del Burger king!
I negozi a loro dedicati sono molti e trovi di tutto: dalla cuccia a forma di mela con annesso il costumino da bruco alla branda a mo’ di friggitrice e l’abitino “bistecca alla milanese”.
Ditemi cosa se ne fa un gatto della parrucca da geisha o di una frangia posticcia verde, che al color siamese non si abbina neanche!
Ora passiamo alla categoria “umani”.
C’è la Cosplayer che si diverte ad emulare i personaggi dei cartoni animati, va in giro con le lance di Odino e gli spadoni dei templari e se non stai attento ti acceca o ti taglia la treccia di capelli!
Pare che queste pazze per entrare nel personaggio si tingano i capelli come la loro eroina fumettosa, poi però dovendo rientrare al lavoro si ritingono di nuovo. Così per mesi. Quando hanno scoperto dell’esistenza delle parrucche Cesare Ragazzi aveva già dato loro un preventivo per il trapianto!
Mi chiedo se i Giapponesi siano immuni al raffreddore. Come fanno ad andare in giro con il culo scoperto con l’aria che tira? Io e la Piera abbiamo sempre la sciarpina della nonna e ci vestiamo come dei clochard, pensando di essere anche trendy!
Mi sento sciatto e demodè, ma dove lo trovo il coraggio per andare in giro con un serpente attaccato al sedere? Come faccio ad indossare delle scarpe che riescono ad inclinare l’asse terrestre!
E questa? Perché Loredana Bertè mi insegue sempre?
Ma no è un uomo!!!
Ecco a Tokyo se ne fregano se tu e la tua fidanzata vi volete scambiare i ruoli.
Mi piacciono per questo i giapponesi, magari ti dicono che sei strano, ma cosa importa se a dirtelo è uno che al velo nero, le zeppe da battona e la gonna della zingara Cloris.
Le ragazze giapponesi che preferisco sono le “fighe di legno” quelle che iniziano a vestirsi a casa e finiscono di farlo in metro o al centro commerciale!
Sono le classiche che camminano con le puntine dentro le scarpe, si truccano con tutto quello che trovano a portata di mano, si piegano le ciglia, creano nebbie di ciprie negli scompartimenti e quando hanno finito scopri quanta fatica deve fare quella poveraccia di Moira Orfei.
Ogni tanto chiedo ad Alice di tradurmi i discorsi di queste ragazze e non vanno oltre il “quanto costa”, “quanto è bello”, “come mi sta”, “quanto ce piace de’ chiacchierà”!
I ragazzi non sono da meno.
C’è chi copia il rapper americano e sembra solo uno che ha sbagliato taglia al grande magazzino, c’è chi vuole essere sailor moon ma nessuno gli ha detto che i baffi non li aveva e poi ci sono sfilze di tamarri di periferia che sono indescrivibili!
Ma io voglio vivere così, libero di mettermi il giallo, il verde e il blu senza che mia mamma mi dica “vai a farti vedere in neuropsichiatria”!
Qui puoi anche vestirti da Mazinga la domenica mattina e andare al parco, da noi o vai a messa o vai a fare il brunch!
Ma secondo voi mi posso presentare sui navigli con un abito da suora ninja?
P:” Gabry ho preso 300 calze, domani vado in posta a spedire tutto, mi serve il numero della Japan Air lines per prenotare un cargo, secondo te quanto pago?
G:” 300 euro?”
P:” Così poco? Allora ne prendo due così ci metto anche il futon e il ciliegio che ho preso in quel vivaio ad Osaka!
Ad un certo punto nei nostri deliri ad Omotesando ci si è avvicinato un uomo che gentilmente ci ha chiesto da dove venivamo.
U:” dove siete?”
G:” Parli italiano?”
U:” io stato italiano”
P:”????”
G:” Sei stato in Italia?”
U:” si Puria”
P:” Prussia?
G:” No Puglia giusto?”
U:” si Italia bella Alberobello io vedere foto?”
P:” No le mie foto non te le faccio vedere!”
Invece questo poverino intendeva le sue foto!
Abbiamo passato venti minuti a vedere paesaggi con trulli e ulivi!
Che carini però, iniziamo ad integrarci a pochi giorni dalla partenza!
Il segreto è solo sorridere quando sei all’area fumatori, vedete, basta poco!
In Italia ti avrebbero già gonfiato di botte o scambiato per un pervertito.
Sento il bisogno di tornare a casa ma ora penso che questi luoghi mi mancheranno tantissimo, il senso di sicurezza e la gentilezza, i sorrisini dietro le mani, i corvi in cielo e la pazza che urla fuori dal negozio dei piercing ad Harajuku! Come promesso vi posto le fantastiche scarpe che ha preso la Piera, regina degli Outfit giapponesiA domani
Il Portinaio
Un commento
stefanorfeo
scommetto che nel Paese del Vale Tutto Quello che ti metti addosso, anche il mio stile “Contadino d’Altri tempi alla Festa del Patrono” avrebbe un suo senso e richierebbe di trovare degli estimatori….