EMOZIONE 2 (Guerra)
Bandito, Petunia prometto che la prossima volta vi porterò con me!
Intanto leggetevi la mia seconda “Emozione” per il “Lavoro dei sogni”.
Devo essere alle nove del mattino in provincia di Pavia, sperduto nelle colline di San Colombano al Lambro.
Sveglia alle 6, caffèlatte, caffè, Gocciole Extra Dark e qualche Ritornello della Mulino Bianco, succo di Pera e bottiglietta di acqua.
Sono arrivato alle 8.20!
C’è tempo per la seconda colazione: cappuccino, caffè e brioches.
Bene ora ho la “panza” piena, oggi sono sicuro che non sverrò!
Cosa sto andando a fare?
Soft Air, simulazione di guerra che dovrebbe aiutarti a gestire la rabbia e ad interagire con il gruppo. Fa leva sulla tua pische e se non muori rinasci come persona nuova.
Attenti al racconto!
Arrivano a gruppi, dovremmo essere all’incirca una trentina.
Il mio occhio riconosce una coppia di mezza età molto gentile, due lesbiche da combattimento, pischelli appena usciti dal riformatorio, un grassottello, fanatici di Full Metal Jacket e tre allegre ragazze morte.
Alle nove spaccate entra trinofante il camioncino con l’insegna del club di Soft Air, tutti ci avviciniamo come militari il primo giorno di leva.
I soci, ovvero i veterani, si cambiano subito, sembrano pronti per una gita in Afghanistan.
Uno indossa un abito da muflone, fatto di straccetti mimetici, elmo, trucco nero, bandana e un cannone di Gundam come arma in dotazione.
Gli altri non sono da meno…kalashnikov, mitraglie, pistole, occhiali a raggi X, armi di tortura di massa e scimitarre alla Sandokan.
A noi vengono dati il fucile di Barbie, una giacca, una maschera, proiettili e un gilet.
I pantaloni e gli anfibi me li sono portati da casa, regalo degli anni 90 del papà della mia amica Elena, Generale della “Non ricordo quale caserma”.
“Scusa hai una sigaretta?”
“Certo!”
“Scusa ma in questo cazzo di paese non ho trovato il tabaccaio”
Ovviamente ad attaccare bottone con me è stata la lesbicaccia agguerrita, che non ha esitato un attimo a raccontarmi le sue performance da testa di cuoio.
“Cioè io lo faccio sempre questa cosa e ti diverti di brutto, poi spari in faccia alla gente e ti sbatti per terra e fai il passo del giaguaro”
“Io conosco solo il ballo di Simone”
“Poi scarichi l’adrenalina e vorresti non finisse più, poi io faccio tiro con l’arco e la sera vado a ballare e sono mezza allergica alle zanzare e poi…hai un’altra sigaretta?”
“Se ti mordono le zanzare muori e hai uno choc anafilattico?”
“Non lo so…ma mi vengono le bolle ovunque”
Ecco è anche cazzara!
Il tipo che ci consegna i vestiti non brilla troppo di simpatia, ci tratta veramente come se fossimo pecorelle smarrite pronte per il macello.
Non puoi neanche osare dissentire sulla taglia che finisci con la testa nel cesso!
“Scusi avete una taglia M? La S mi segna tutto!”
“Vuoi anche 10 Euro?”
“Oh sì! Così mi compro il gratta e vinci”
Il tutor che ci spiega cosa fare è di origine straniera, credo dell’est, al suo grido “In bocca al Lupu” (proprio con la U) ha fatto ridere mezza vallata.
Prima guerra: Trova i membri del Club ben addestrati e pronti a farti saltare la giugulare. Ovvero 7 contro 23!
Il campo da gioco è un bosco in una collina con una strada in mezzo. Come un provetto militare mi sono addentrato subito all’attacco nella fitta radura e dopo un po’ ho iniziato a spaventarmi.
E se mi colpiscono dietro la maschera e il proiettile passa attarverso le piccole fessure e mi perfora il timpano e rimango paralizzato a vita?
E se mi perdo nella boscaglia e mi ritrovano dopo tre mesi allevato dagli scoiattoli?
E se mi rapiscono gli autoctoni e mi usano come ingrediente segreto per i pavesini?
Meglio stare fermi e vedere se il nemico avanza.
Fa impressione sentire come urlano gli “eletti“, un po’ per incitare i clienti del Soft Air, un po’ perchè, secondo me, ci credono veramente.
Oh Mio Dio! Mi uccideranno davvero! E non sono ancora riuscito a vedere l’ultima puntata di Candy Candy!
“Scusa hai una sigaretta?”
Cristo che spavento!
“Ma da dove sei uscita?”
“Ero nascosta…pronta a prenderli da dietro come dei cerbiatti inermi”
“Tieni la sigaretta, ma la prossima volta chiamami o fammi un cenno”
“Non possiamo parlare ad alta voce sennò ci mitragliano”
“Mitragliano????”
Così sono rimasto “scemo” ed immobile come un cipresso. E ho pensato come scovare questi banditi delle foreste.
La mia mente perversa ha frugato nei ricordi più reconditi ed ha scovato quello che serviva nella sezione: “Usa i cartoni animati per sopravvivere”.
In una puntata di Mimì Ajuara, le sorelle Yagisawa del liceo Gidoin vincevano sempre a rete con il loro attacco triplo, diventato quadruplo qualche puntata dopo.
Per riuscire a prendere questo colpo mortale le compagne di squadra di Mimì si sono allenate duramente, ma come?
L’allenatore consigliava di guardare un punto fisso del campo e di concentrarsi solo su un giocatore. Qualsiasi movimento al di fuori del punto focalizzato veniva percepito subito come estraneo e quindi facilmente individuabile.
Per farla breve, visto che sembro Trappattoni, mi sono messo a fissare un albero a lunga distanza ed improvvisamente tutto intorno a me era immobile, quasi come un dipinto.
Appena una persona è uscita allo scoperto mi sono girato è ho iniziato a sparare come un pazzo!
“No! Non sparare sono io…volevo una sigaretta”
“Ma stai attenta! Potevo ucciderti veramente”
“Ma noi siamo in squadra insieme…”
“Gaurda che non ne ho tante…giusto 4 per tutta la giornata e una mi serve per l’ultimo desiderio prima della fucilazione!”
Neanche il tempo di accenderla ed era già sparita come un Velociraptor.
Ma eccolo arrivare un eletto. L’ho inquadrato subito e silenziosamente ho ricaricato il fucile…
E poi spara ai Vietcong…
Ta ta ta ta ta…
C’era un ragazzo
che come me amava i Beatles
e i Rolling Stones
Abbiamo tutti iniziato a ballare le canzoni di Gianni Morandi e quelle anni 60, facendo girotondi e battendo le mani a ritmo!
Ma che…mi ha crivellato di colpi in testa e sono stato eleminato!
Quando vieni preso dai proiettili devi dichiarare ad alta voce “Colpito” e andare in un punto del bosco detto “Rigenero“. Qui devi aspettare che arrivino altri tuoi due compagni per poter rientrare nel gioco.
Dopo aver perso miseramente la prima prova è incominciata la vera simulazione.
Seconda Guerra: Colpisci quelle con il fiocco rosso e fai finta che siano Meganoidi.
Lo scopo è quello di recuperare una bandiera tenuta in ostaggio dai nemici.
Praticamente sono rimasto fermo tutto il tempo a difesa senza vedere anima viva.
Ho guardato le coccinelle accoppiarsi, raccolto margherite e sferruzzato sciarpe di lana per gli altri commilitoni, poi ho registrato un video messaggio per i miei parenti e fatto autoerotismo con un giornale porno anni 70 trovato per terra.
Terza Guerra: Fai quello di prima ma cerca di svegliarti un po’.
Adesso sono bello carico, come Schwarzenegger in Predator, ho fatto mia la foresta e mi sono mimetizzato dentro un cespuglio.
Poi il tuono intestinale.
Ho mangiato troppo e mi scappa la pupù!
Perchè sono così sifgato?
E adesso? Se mi metto a chiappe all’aria e mi vedono? Mi scambiano per un maiale e mi crivellano di colpi. E poi con cosa mi pulisco? Mi fa schifo usare le foglie!
Ho iniziato a camminare con il passo del neonato che si sta cagando addosso, producendo puzzette letali.
Preso da un’ inconscia paura ho inziato a schivare tutti gli insetti, le ragnatele, mi faceva schifo toccare la terra e…ops! Mega scivolone, fucile che vola in aria e ricade sul mio polpaccio teso!
E’ stato come ricevere una pugnalata.
Dopo mezz’ora buona…
“Ti serve una mano?”
“Non riesco a camminare, mi sa che mi sono fatto male seriamente!”
“Beh in teoria saresti una zavorra e andresti abbattuto…ma se mi offri una sigaretta…”
Prognosi: Trauma al muscolo, 15 giorni di stampelle.
Giuro che smetto di fumare!
Se volete leggere il post serio andate QUI, ci sono anche le foto! (Sì lo so sembro un guerrigliero turco!!!), mentre se volete sapere cosa ha fatto la mia collega andate QUA
Il Portinaio
Un commento
Dan (Quello che chiude la Portineria)
Il soft air non fa’ per te.