CONFETTI AL WASABI
Uno dei miei desideri si è avverato.
Finalmente ho una parente giapponese.
Il figlio della cugina di mia madre, nonchè mio cugino di terzo grado si è sposato con una bellissima ragazza di Nagoya.
Il loro matrimonio è stato un modo per rivedere parenti che non incrociavo dalla caduta del muro di Berlino e un piccolo passo verso la conquista del Sollevante.
Ogni volta che c’è una festa mia madre deve essere impeccabile.
Ha tirato fuori 4 vestiti. Ha sfilato sul balcone, ha voluto delle fotografie e poi mi ha raccontato la solita storia.
“Lo sai che una volta al matrimonio di quello delle pompe funebri c’era Gianfranco Ferrè ed è venuto a complimentarsi con me. Mi aveva detto che ero la più elegante”
“Peccato sia morto e quindi non possa confermare”
“Scemo!”
Mio padre invece soffre un po’ le feste con tanta gente.
Il vero motivo è che ha la protesi alla gamba che fa fatica ad entrare nei pantaloni dell’abito, deambula con il bastone, ha problemi alla vescica e odia stare a tavola. Però l’abbiamo costretto. Soprattutto mia madre, che dice che non è ancora vedova.
Lei ci ha messo tre giorni a scegliere le scarpe. Tanto è inutile. Con i tacchi i piedi si gonfiano come zampogne.
Ma dobbiamo essere eletti Most Fashionable e quindi che le sofferenze e il restauro abbiano inizio.
“Ricordati di portare il papà dal parrucchiere, vammi a ritirare le scarpe dal calzolaio che ho fatto mette i gommini sotto i tacchi per non scivolare, ritira la giacca in tintoria, prendi i ventilatori in garage così mi fai del vento quando entro nella sala da pranzo che voglio assomigliare a Bo Derek a cavallo”
“Bo Derek era nuda nella scena a cavallo”
“Allora portami due negri per farmi aria così sembro Liz Taylor in Cleopatra”
“Si dice africani”
“E i negri del Brasile?”
Siamo partiti alle 11:50. Tempo di percorrenza un’ora circa.
In auto non si può fumare “sennò mi puzzi il vestito”
In auto non si può tenere giù il finestrino “sennò mi spettino”
E non si può stare sulla corsia di sorpasso “Perchè ho l’ansia”
Io e mio padre siamo arrivati completamente sudati. Mentre mia madre bella fresca iniziava a salutare tutti suoi parenti pugliesi.
C’era XXX che non vedevo da circa 7 anni. Non sapevo neanche che si era trasferita al suo paesello natale in provincia di Foggia.
Io ricordo solo che ogni volta che chiedevo di lei mi rispondevano “E’ in ferie”. E’ la parente più assenteista che ho.
Ora è in pensione e se la gode di brutto. Nel periodo estivo “rimane giù” e in inverno si trasferisce in America Latina a casa di una sua zia.
Questo il dialogo fra me e lei.
“Mi ha detto tua mamma che sai il giapponese”
“L’ho studiato, ma non mi ricordo più niente”
“Come si dice buon giorno?”
“Dipende se è mattino o pomeriggio”
“Nen facènne u capuzzìlle“
“Non capisco la tua lingua”
“????”
“Comunque si dice Konnichiwa”
“Comm ci và?”
Io non dovrei scrivere certe cose, perchè sono segreti di famiglia. Però sono anche il Portinaio e quindi i panni li lavo alla luce del sole.
Con questa parente i rapporti si sono raffreddati: mia madre, quando aveva il centro estetico, l’aveva invitata per un massaggio drenante e mentre si era assentata per una pisciatina erano spariti 50 mila lire dalla cassa.
Non si sa come.
Nessuno l’accusa, ma XXX dev’essersi accorta del nostro sospetto perchè dopo quell’episodio non si è fatta più vedere.
Io non giudico nessuno, magari ne aveva bisogno per comprarsi gelati e dolcetti. Infatti adesso è un po’ cicciottella.
Quando è arrivata la sposa è stata aggredita da tutti che non facevano altro che fotografarla. Non si usa più andare a fare i complimenti. Ora è così: click, carico su Facebook, Instagram, Hashtag #sposa #sonopiùfigaio #haifattoilrogitoosieteinaffito? #hoipiedigonfi #weddingplanner #enzomicciodovesei?
Quella stronza di mia madre ha messo in giro la voce che io sono l’interprete ufficiale giapponese. Sono venuti persino due camierieri a chiedermi delucidazioni.
“Come si dice buongiorno?”
“Ancora?????”
“E grazie?”
“Arigatou”
“E cin cin?”
“Quello va bene così. E’ internazionale”
(Si sa che cin cin in giapponese vuol dire pisello)
Nessun ospite giapponese ha voluto farsi servire da quei due.
Mio padre nel frattempo scroccava sigarette a tutti e fumava di nascosto dietro le statue di marmo.
La villa che ha ospitato il banchetto nuziale era talmente grande che dal parcheggio alla sala da pranzo siamo stati accompagnati con le auto che si usano nei campi da golf.
Il menù era ottimo. Meno male, perchè di solito ti prendi delle inculate ai matrimoni, soprattutto quando arrivano le “mezze penne di grano saraceno in salsa burgundy di pomi-dori su letto di cipolle di Tropea guarnite da trito di basilico saltati con sedano e carote e riduzione di Parmgiano Reggiano”.
E’ pasta al sugo stronzi.
Siccome ho amici che lavorano in una rivista prestigiosa di moda, ho passato tutto il tempo a mandare foto sugli outfit degli invitati.
Il trio delle amiche giapponesi ha vinto il premio “suore laiche in Provenza”.
Una delle cugine di mia madre è stata confusa per un Bison Priscus (conosciuto come bisonte della steppa).
Un altro mio cugino ha subito sfoggiato i suoi tatuaggi sugli avambracci perchè crede ancora che sia trasgressivo.
Comunque ai matrimoni non si deve indossare il nero e il bianco. Sappiatelo.
Gli uomini coi jeans andrebbero allontanati. Le bambine in rosa con gonne a palloncino e tulle andrebbero vendute come schiave, gli occhiali da sole vanno bene per i non vedenti, niente abiti lunghi (se non di sera) e il prossimo che mi dice che le scarpe Paciotti sono eleganti lo butto in mezzo a una rissa fra nazi e comunisti.
Alcuni cugini si sono offesi perchè non sono stati invitati, ma il fratello dello sposo mi ha assicurato che tutti avevano ricevuto la partecipazione. La Magistratura ha aperto un’inchiesta contro i postini.
Io ho provato a chiedere delucidazioni allo sposo, ma era un po’ ubriaco e mi rispondeva solo “Boh, non lo so”.
Detto questo i cugini estromessi si facciano due domande, non possiamo stare simpatici a tutti.
Di una cosa sono sicuro che i miei parenti giapponesi sono più bizzarri di quelli italiani.
Un fratello della sposa vede i fantasmi e i morti, ma nessuno gli lascia i numeri del lotto.
L’altro invece è una specie di hikikomori ipocondriaco con la stretta di mano molle.
Sta di fatto che ora gli sposini sono in balia della delegazione nipponica che vuole essere scarrozzata a destra e a manca e pure ad Expo.
Io voglio ringraziarli perchè da oggi in poi, come un invadente meridionale quale sono, mi auto inviterò in Giappone.
Il Portinaio
Ah! Felicitazioni. E da oggi chiamatemi Toshio! 😛