CHEMIO SPIRITUAL
Come affrontiamo le malattie in famiglia? Con sarcasmo e felicità.
Siamo così assidui al Pronto Soccorso che ci vogliono fare pagare l’Imu.
L’ultima volta siamo rimasti 8 ore in attesa prima che venisse diagnosticata una polmonite a mio padre.
Cosa abbiamo fatto in tutto questo tempo io e mia madre?
1) Aggiornato i social.
2) Sscoltato i fatti degli altri.
3) Letto giornali di dubbio gusto tipo Chi – Visto – Diva & Donna.
4) Manomesso le macchinette del caffè.
5) Criticato le ciabatte degli infermieri
Infine abbiamo conosciuto una ragazza.
“Ciao sei qui da molto?”
“Abbastanza. C’è mio padre che non è stato bene”
“Mi dispiace. Quanti anni ha?”
“75”
“Povero. E’ giovane”
“Se ne avesse 30 sarebbe giovane”
“Che cos’ha?”
Dio perchè mi hai fatto trovare una logorroica curiosona.
Così dopo 20 minuti di domande da censimento comunale ho scoperto il motivo di tale invadenza.
“Io soffro di ansia”
“Se vuoi ti presento mia zia e mia cugina, quando rispondo al telefono dicono sempre – che ansia”
“Veramente?”
“Era una battuta!”
Niente, ormai nessuno ride più alle mie freddure.
“Ti dicevo ho avuto un attacco di panico. Io faccio l’insegnante a scuola e ci tengo al mio lavoro però ogni tanto non ce la faccio e penso di morire”
“Mi dispiace. Quanti anni hai?”
“34”
“Se giovane”
Cazzo sto diventando come lei!!! Meglio tornare con i piedi per terra.
Siccome odio fare conversazione nei luoghi pubblici, ho lasciato questa patata bollente a mia madre.
“Dimmi tesoro, ho sentito che hai l’ansia. Hai provato con delle gocce di Lexotan?”
“Certo. Però mi manca l’aria lo stesso”
“E con la respirazione? Mio figlio è bravissimo! Gabryyyyyyy diglielo alla ragazza come fai gli esercizi di respirazione contro l’ansia. Diglielo di quando hai avuto gli attacchi di panico e non riuscivi più a stare nei luoghi affollati. Diglieloooooooo”
Intanto non sono uno pneumologo tanto meno uno psicoterapeuta. Non do esercizi a nessuno.
Vedete perchè non vado più in vacanza con i miei genitori dall’età di 16 anni?
“Mamma fatti i cazzi tuoi. Poi io non soffrivo di attacchi di panico, diciamo che erano più fastidi dovuti a un periodo di stress”
“No! Tu avevi attacchi di panico”
“Pensa per te”
Gliel’avessi mai detto.
“Lascia perdere mio figlio. Ascoltami bene. Cerca di capire quali sono i tuoi problemi e vedrai che l’ansia scomparirà”
“Però arrivano all’improvviso. Io non so gestire i bambini a scuola. E’ per questo che mi vengono questi attacchi”
“Dai c’è di peggio. Potrebbe venirti un tumore. Guarda io ho una parrucca”
Ditemi che non è vero.
Mia mamma da quando sta facendo il ciclo di chemio e radio, si diverte a mostrare il suo scalpo pelato a tutti. E a tutti dice la stessa battuta “Ti fa impressione?”
Manco fosse un fenomeno da baraccone.
Anche quando va a fare le cure, grida, urla e ride portando però un pizzico di buon umore nel reparto di oncologia.
L’ultima volta si sbellicava con le infermiere racconando una barzelletta zozza mentre tutte le altre malate piangevano per la loro diagnosi.
Era tutto grottesco.
Forse si combatte così il male.
Mentre i miei parenti minimizzano tutto o evitano il parente perchè lo considerano un peso, mia madre esorcizza il suo male a suon di caramelle, shopping e lunghe telefonate con le amiche.
La ragazza con l’attacco di panico l’ho abbandonata al suo destino e mio padre sta abbastanza bene.
Il Portinaio