BIANCO RAGGIO DI LUNA
Correva l’anno della maturità, io e la mia compagna Caterina non c’eravamo mai cagati di striscio per tutto il quadriennio. Poi improvvisamente un giorno una folgorazione.
Durante l’ora di ginnastica, in preda alla sete, ero andato a bere nei bagni della palestra. Buttando l’occhio nello spogliatoio la vidi fare dei movimenti strani.
“Potere del Cristallo di Luna vieni a meeeee!!”
Bene oltre ad essere una ragazzina in carne è anche disturbata…bipolare…sociopatica!
Invece di fare educazione fisica insieme alle sue compagne, questa pazza faceva le imitazioni di Sailor Moon di nascosto.
Doveva diventare la mia migliore amica.
Ma il mio non era un sentimento vero, quella ragazza mi serviva per…registrarmi tutte le puntate delle guerriere Sailor quando la sera uscivo.
Caterina a volte era vittima di bullismo da parte delle mie compagne, che la consideravano grassa, antipatica e un po’ problematica.
La sua voglia di emergere iniziava dal look.
Un giorno ricordo che si era presentata con i capelli raccolti e un decoro per l’acconciatura che neanche Anna Dello Russo in overdose da Dolce & Gabbana.
Aveva una specie di nido con due colombe bianche, delle mimose gialle e se la memoria non fa cilecca, anche una specie di veletta. Una bomboniera di Amalfi!
“Caterina dove hai comprato quei piccioni?”
“Sono colombe della pace”
“Sembri Sailor Moon…”
“Veramente?”
(Beh forse quando pisci)
“Lo guardi anche tu?”
“Sì…io esco pazza per Sailor Mercury”
“A me piacciono i gatti parlanti”
“Diventiamo amici?”
“Basta che le colombe non mi caghino addosso”
E così è nata la nosta bella amicizia, ogni giorno invece di seguire le lezioni parlavamo di Sailor Moon e C.
Poi tiravo fuori dallo zaino la mia Vhs vergine e gliela consegnavo.
“Ricordati di registrarmi la puntata di stasera che c’è la scena lesbo fra Sailor Uranus e Neptuno”
“Ma non sono lesbiche”
“Anche tu Caterina, apri gli occhi. Due che vanno sempre in giro insieme, una vestita da camionista e l’altra da casalinga, si toccano e fanno la doccia insieme…cosa sono?”
“Amiche!”
“Vabbeh ma dove vivi?”
E così piano piano i giorni passavano e io e Caterina diventavamo più intimi, non in quel senso…ci scambiavamo le figurine degli animaletti del WWF, gli scettri lunari, le mine per le matite e anche qualche confidenza.
Caterina aveva il fisico di un’anfora, anzi ricordava un po’ il merlo. Avete presente? Quando una persona è grossa grossa ma ha le gambe secche secche. La chiamano “merlite” (merlis simplex) ovvero uno stadio di maturazione dell’uomo che prevede il progressivo dimagrimento delle gambe e contestuale espansione della massa grassa della base addominale, comunemente detta panza. La silouette profilata è quella appunto di un merlo.
I compagni bulli la schernivano spesso ma lei faceva spallucce.
Poi un giorno ho trovato il suo diario segreto appoggiato sul banco, mezzo aperto, quasi a dire “leggimi”.
Io, che avevo già l’indole da Portinaio, non potevo certo mancare questa occasione.
Le prime pagine erando dedicate ai suoi idoli: Barbara De Rossi, Nino D’angelo e Fiorella Pierobon.
Poi uno si chiede perchè la volevano appendere al cesso!
Allora in preda all’estro creativo ho iniziato a ritagliare figure di donnine nude da Novella 2000 per completare le decorazioni del suo diario. Non so come facevo ad avere quel giornale nello zaino, non chiedetemelo, c’era già mia madre che lo faceva.
“Ma i libri te li porti a scuola?”
“Certo! Per chi mi hai preso?”
“E perchè hai Eva 3000 nello zaino?”
“Ci serviva per l’ora di religione!”
Dopo aver abbellito di nascosto il mese di Giugno e Luglio mi accorsi che nel mese d’Agosto c’era scritto qualcosa.
Ricordo che la mia faccia assunse un’espressione tra il raccapriccio e il divertito, come quando guardi i vestiti di Valeria Marini.
Caterina raccontava al suo diario del rapporto incestuoso che aveva con il cugino.
Tutto nei minimi particolari.
Scriveva che durante l’atto lui la prendeva da dietro e che poi faceva la “Ritirata”, che lei andava a casa e si sentiva “sporca come una puttana” ma che dentro era felice.
Questa scopava più noi e tutta la classe la prendeva in giro.
Se solo sapessero.
Da quel giorno ho smesso di darle le Vhs, perchè mi spiaceva sfruttarla e perchè avevo un po’ il senso di colpa.
Anche i miei compagni si erano accorti della strana coppia: io il fighetto della classe snob amante dei cartoni con la cicciabomba napoletana. Il bullismo è un’infezione che può essere fermata anche con una semplice verità.
“Caterina hai visto ieri Sailor Moon?”
“Sì…c’era la puntata con le sorelle gemelle delle Sailor Star Lights”
“Ma non sono le sorelle gemelle, sono trans!”
“Ovvero?”
“Da uomini si trasformano in donne”
“Ma che dici!”
“Anche Sailor Moon è un uomo!”
“Tu sei pazzo!”
“Non ci credi? Guarda qui!”
Il Portinaio
5 commenti
Tiva7
A me piaceva molto Sailor Mars, da piccola avevo ritagliato delle strisce di carta e andavo in giro per la casa urlando: Pergamena, Azione!
“Potere di Marte, Vieni a Me!”
Dan (Quello che chiude la Portineria)
I tuoi racconti di vita sono bellissimi.
Alan
che c’è di meglio che leggersi il blog del portinaio affogando i dispiaceri in un pacchetto di fonzies?..niente,credo…salutami caterina,se la rivedi… 🙂
Portinaio
Dicono gestisca una pizzeria e che ha le mammelle grosse come la tabaccaia di Fellini!
Bea
Anche io facevo la trasformazione di Sailor Moon!
(un vero portinaio fin dalla gggioventù)