BEB-DEUM
Beb- Deum deve aver visto il futuro! I suoi disegni sono un mix di felicità fittizia e ansia tecnologica che rappresentano vittime del cellulare, schiavi dell’elettronica, cinesi non tanto contente e bancari cibernetici. La sua è pop art pura impregnata di ossessioni nipponiche da fantascienza anni 50.
Il suo miscuglio di colori, luci al neon e finta serenità l’hanno fatto conoscere in tutto il mondo!
Le sue geishe di plastica sono una vera delizia per gli amanti del genere. Gli occhi a mandorla si trasformano in fanali che illuminano un domani incerto, o almeno quello che l’illustratore sente quando crea: “il mio malessere esistenziale è il motore della creazione” ha dichiarato.
Tutti dannati questi artisti! Mai uno che alzi la mano fuori dal coro per dire “sono felice e uso la matita”.
Da piccolo ho cercato anch’io di diventare un illustratore ma con scarsi risultati, forse perchè ero un bambino senza patemi d’animo e genitori problematici.
Forse perchè la mia massima espressione d’arte era dipingere la Pimpa sul Corriere dei Piccoli.
Peccato! Nella prossima vita cercherò di spingere mia madre e mio padre in un baratro di psicodrammi, sperando di diventare il nuovo Basquiat!
Come mi scoccia dirlo, ma per una volta: Vive la France!
Il Portinaio
3 commenti
Ohurosan
Concordo con Bea, trova sempre artisti interssanti!
Bea
Devo dire che riesci sempre a beccare e farmi piacere gli artisti che presenti! Già era successo un paio di volte, mi pare. E sì che ho una specie di rigetto verso l’arte fine a se stessa, quindi finisco sempre per evitarla in un certo senso. Che bravo, Portinaio! 😀
stefanorfeo
In effetti queste illustrazioni affascinano e inquietano…
Ma, Portinanio, non rimpiangere la mancanza di talento per il disegno: hai già quelli della scrittura e dell’ironia. E i tuoi genitori anche senza psicodrammi, offrono continui spunti ai tuoi post!!!!