all you can eat sushi car
Cucca in cucina,  Italians do it better,  Portineria

ALL YOU CAN EAT (Per amore del sushi)

La guerra Cino – Giapponese dura da anni!
Se prima i popoli dagli occhi a mandorla se la davano di santa ragione con fucili, spade e arti marziali, ora le armi sono cambiate! Si usano le bacchette, le ricette e la battaglia continua in cucina!

Come riconoscere un buon sushi giapponese da uno cinese?
Semplice iniziate a mettere in difficoltà i camerieri.
“ Scusa giovane! Avete okonomiyaki?”
“ Sì sì! DLagon Loll!”
“ No, veramente ho chiesto del semplice okonomiyaki!”
“ Finito!”
“Natto ne avete?”
“No, vietato!”
“Perché?”
“Gatto non si mangia!”
“Vabbeh! Facciamo che mi porti dello shabu shabu!”
“Finito!”
“Senti Shangai o mi dici la verità o faccio risorgere Mao con una seduta spiritica e vedi che succede!”
“Tu puoi mangiaLe tutto sushi che vuoi e spendeLe solo 19,90 euLo!”sushi cat
All you can eat significa mangia allo sfinimento, bevande escluse e cerca di non prendere la salmonellosi!
A Milano i cinesi si sono trasformati in abili tagliatori di pesce, sashimi congelato come se piovesse spacciato per arte culinaria!
 Tutti abboccano, s’ingolfano di riso, pesce e frittura scadente per poi scoprire che il conto a volte può essere salato!
Fuori i nomi.
Il ristorante Kyto di Milano, quello sui navigli, ha chiamato la polizia perché due clienti si sono rifiutate di mangiare del sushi, che non avevano ordinato!
Alla polizia hanno anche riferito che c’era una rissa nel ristorante!
In effetti è sempre così.
Ordini dei semplici maki e ti arrivano dei sushi party per 40 persone.
Chiedi una un temaki al tonno e ti arriva Nemo con tutta la barriera corallina o Chappy mischiato allo Spuntì.
Il giochino è sempre il solito, se non finisci le pietanze nel piatto, paghi la differenza.
Ma se non ci capiamo cosa dobbiamo fare?
Se ti lamenti ti danno del razzista, se stai zitto devi pagare soldi a palate.sushi dog
Il ristorante “vero Giapponese” Oasi in bande nere ha assunto una italiana, così che la gente capisca quello che il cameriere gli dice.
A loro voto 10!
Ma ormai i sushi bar cedono il passo ai cinesi, i prezzi bassi fanno crollare i ristoranti nipponici e il vero sashimi non si mangia più!
Vada che i maghi della ristorazione ormai restano solo loro, ma perché, per una volta non ci aiutiamo a vicenda?
Che vi costa mettere qualcuno che capisca la differenza fra…
“Vorrei dei maki”
“ No, io non ho takki, ho scaLpe ginnastica!”
“ Senti, se prendo un all you can eat e la mia amica mangia solo un ‘insalata? Va bene lo stesso?”
“No! Tutti all you can eat!”
“Ma lei non ha fame!”
“ Io contLollo, se lei mangiaLe da tuo piatto io faLe pagaLe”
“Dormi pure tranquilla Beijing che io mi mangio tutto!”
In effetti se cerchi di fotterli, loro ti guardano a vista da tutti gli angoli del ristorante.
Dovremmo lamentarci della qualità! Va bene che pago niente per mangiare pesce (di dubbia qualità) ma quando mi arriva il sushi con il riso caldo, allora lì mi incazzo!
Dimmelo, sono cinese e non so fare il sushi, se vuoi è così sennò smamma!
Come fai a fare certe schifezze!
Io non apro ristoranti “la dolce Pechino” e cucino pollo alle mandorle con le noci e i capperi! Cerco almeno di seguire la ricetta originale no?all you can eat sushi
Uno dei peggiori in circolazione è l’Arigatò di Milano, scritto sbagliato e con camerieri nevrotici.
Ti fanno aspettare ore per farti salire la fame e alla fine ti trattano come un mucca da mungere, ti sbattono i piattini sul tavolo, non sorridono e sono anche pettinati come dei cloni di Wanna Marchi.
Riso caldo, brina sul salmone, ambiente rumoroso, pazzi che urlano e clienti vergognosi che non sanno la differenza fra una carota e un sedano.
Un giorno ho anche assistito ad una scena così nel tavolo di fianco al mio.
“Allora io vorrei del pollo alle mandorle, involtini primavera, riso saltato coi gamberi!”
“Qui solo Giapponese”
“Ma io non so parlare giapponese!”
Pietà…ma per chi?
Al ristorante Prosperità sono tutti cordiali, gentili e capiscono l’italiano peccato che negli ultimi tempi usino il polistirolo al posto del riso.
Wok of Milan sembra la mensa del piccolo Koreano del Nord e il Plutonio è usato per ravvivare le pietanze.
Allo Zen ti pelano il culo anche se prendi i piatti dal nastro e se non paghi devi lasciare un dito come caparra.
Promuovo a pieni voti Poporoya, l’unico ristorante che ha messo alla porta Andrea Pezzi e Morgan, dicendo che era tutto pieno!
Mi piace Soho cafè con i suoi buonissimi Temaki spice e apprezzo la cucina creativa e carissima della Compagnia Generale dei Viaggiatori Naviganti e Sognatori, che prima di dire il nome del ristorante al telefono è già finita la serata!Lego Sushi
Bologna non è da meno.
Quattro i ristoranti “assaggiati”.
Kikko, con nastro girevole e sushi fantasma ogni tre quarti d’ora.
Sakura, con salette private per lanciarti in faccia i maki senza essere disturbato.
Haiku, discreto ma caro come il fuoco.
Miyako, il più bizzarro.
Se ti metti in fondo alla sala, l’unica cosa che passa sul nastro è la carta igienica usata da quello che sta dall’altra parte del ristorante.
Per un menù da 18 euro queste sono le pietanze che ti girano intorno: sushi al salmone, cademartori, ravioli al vapore che sembrano dentiere, rosette di patate, cacchine di pecora, ananas caduta dal piatto, arancia già sbucciata, chele di granchio, polvere fritta, dito medio alzato!
Ma non era un giapponese questo?
Forse bisogna fare come una volta, risparmiare e andare ogni tanto per godere a pieno il vero sapore della cucina Giapponese.
Osaka in corso Garibaldi a Milano credo sia l’unico che cucina il vero Shabu Shabu, ci lasciate un rene ma si respira aria nipponica.sushi vagina
“Gabry dove metto il sushi che ho avanzato?
“Te l’avevo detto di non ordinare troppa roba, ora ci metteranno a friggere occhi di drago per tutta la vita!”
“Ma avevo fame!”
“Senti hai dei fazzoletti? Metti dentro il sushi e nascondilo in borsa!”
Mangia quello che vuoi ma forse questi orientali dovrebbero iniziare a fare la pace fra di loro!

Il Portinaio

28 commenti

  • maria

    io sono appena agli inizi e spero di trovare tante buone info…qualche volta chiederò dei consigli perchè mi piace davvero tanto cucinare sushi e altri piatti tipici giapponesi..solo che non è per niente facile :(, ci vuole costanza e tanta tanta pazienza

  • Sora

    Piccolo appunto: L’Oasi giappo è quella di Primaticcio? No perché quelli sono doc non sono mica farlocchi! Son giappo giappo di Kobe (zona rinomata per gli squisiti bovi).
    Attenzione alla fisiognomica, agli accenti e alle posture mi racumandi…
    Per il resto Giappo e Sinici sono diversissimi. Il problema del cinese finto nippo è che il cinese ha culturalmente una totale avversione per il crudo. E’ una questione intimamente interconnessa con la propria cultura culinaria. Se devi mangiare bene cinese devi mangiare cinese da uno che fa bene cucina cinese. E la cucina cinese nelle sue 8000 varianti vale. Vale altrettanto la cucina giappo nelle sue specialità territoriali. Finit.

  • mirco

    bellissimo articolo! anche io adoro la cucina sia cinese che giapponese anche se preferisco quella giapponese, la trovo più sana e ricca. secondo diversi studi si è dimostrato che la cucina orientale è molto sana per la salute ed è ben bilanciata sotto l’aspetto nutritivo in proteine, grassi, carboidrati e soprattutto è di facile digestione. che dire….w la cucina orientale!

  • Giorgio

    Quando vuoi! Sei il ben venuto. Per l’abbatittore temo che sia piccolo per un politico poi non vorrai mica mangiarlo crudo! Facciamo che risparmiamo energia eletttrica e fatica, buttandolo direttamente in discarica.
    Fammi sapere quando.
    Ciao

  • Giorgio

    Non vi conosco ma mi ha incuriosito l’impostazione del blog.
    Da poco ho avvicinato la vita della cucina giapponese. Faccio l’imprenditore nel campo della moda e mi piace tantissimo il buon sushi. A dire il vero mangiavo tanto sushi all’estero mentre in Italia ho avuto delle brutte esperienze e quindi ho mollato il colpo.
    L’anno scorso ho avuto l’idea di iniziare un’attività di ristorazione legata alla cucina giapponese e ho aperto un sushi bar in cina town in Via Rosmini 5 (Welcomesushi). Inizialemnte mi sono stati consigliati due ragazzi cinesi come sushi man. A dire il vero mi erano sembrati bravi però erano molto limitati nella fantasia. Sono d’acordo con portinaio su alcuni aspetti della cultura cinese legata alla cucina giaponese: i cinesi che ho conosciuto avevano imparato a fare cucina giapponese 2 anni prima e pensavano di aver perfezionato il sapere su tutta a cucina giapponese. Un aspetto curioso era la chiusura totale al cambiamento e all’innovazione; quindi la mia realtà si era fossilizzata su un unico menù rigido senza possibilità di variazione. Fortunatamente lo scorso maggio ho sostituito il personale cinese con uno chef dello Srilakna che aveva lavorato per tanti anni in giappone e vi dico che pur utilizzando le stesse materie prime da me fornite l’esperienza è ben altra. Naturalmente siamo riusciti ad sperimentare dei piatti nuovi. Purtroppo avendo soltanto la licenza per sushibar non riusciamo a completare l’esperienza nipponica a 360 gradi. Il maestro del mio chef è giapponese e almeno 3 volte al mese ci viene a trovare per deliziare il suo palato con le ns. nuove trovate. Dico al Portinaio che oltre ai piatti prettamente giappones bisogna curare molto l’aspetto della sanificazione del pesce crudo: i giaponesi lo fanno, i cinesi no. L’anno scorso Report aveva dedicato una puntata al sushi e ha perfino intervistato la proprietaria di un Mysushi la quale non sapeva nemmeno cosa fosse l’abbattitore. Vai in giro a Milano e chiedi quanti hanno l’abbatittore e rimarrai di stucco. ai cinesi non serve perche servono prodotti surgelati.
    A proposito io abito al civico prima del Wok of Milan. Dovresti passare la sera dopo la chiusura per vedere l’immondizia che buttano e ti farai l’idea di quanta roba genuina (?) servono.

  • Monica

    Ieri sera a Milano verso le 23:30 al ristorante POPOROYA, zona Buonarroti, è stata aggredita e pestata a sangue una ragazza lesbica da un uomo molto robusto. motivo dell’aggressione? lei aveva baciato la sua ragazza. l’uomo poi è fuggito in metropolitana ma pare sia stato denunciato. ora, se ci fosse questa benedetta “aggravante” per gli atti di omofobia, questo atto di violenza verrebbe punito in modo esemplare! invece rientrerà nel calderone e chissà se avremo mai giustizia!

  • shatzi

    difendiamo sempre le opinioni altrui quanto le nostre, basta che siano espresse senza insultare. dare del becero razzista è un insulto. fare dell’ironia civile no.
    ma tant’è, in tempi di regime l’ironia non viene capita. ed è ben chiaro che mr. Gig non ha capito neanche come il Portinaio abbia costruito e impostato l’intero blog.
    a partire dalle immagini.
    un po’ triste il ragazzo ma fatti suoi.

  • Gig

    Cosa ci sarebbe da invidiare non mi e’ molto chiaro.
    La bravura con Photoshop? Il saccheggio dei luoghi comuni? Che altro?
    Forse, prima di lanciarsi in elucubrazioni sociologiche piu’ a buon mercato dei ristoranti disprezzati, si fa prima a dire che abbiamo semplicemente opinioni molto diverse.

  • shatzi

    Un commento al supereroe frescone che ti dà del razzista. Ci sono degli splendidi ristoranti gestiti superbamente da signori cinesi in Italia. ciò non toglie che nei confronti di quelli che non soddisfano le esigenze non si debba usare una garbata ironia – come del resto si fa nei confronti di qualsiasi altro cittadino.
    Ma ben sappiamo che di questi tempi l’arroganza e la stupidità dilaganti fanno sì che alcuni preferiscano attaccare dimostrando di non avere capito affatto il tono e il taglio dell’intero blog. pazienza.. sarà invidia..

  • Ohurosan

    Io non ho provato quei ristoranti, a parte il Poporoya e l’Osaka, che meritano grandissimo rispetto! La differenza che c’è tra cibo giapponese fatto da loro, e quello fatto dai cinesi, è esagerata. Certi posti possono anche essere apprezzati, ma piuttosto risparmio per un pò, e vado a mangiare bene. E non è razzismo questo, la differenza di qualità e di ambiente è evidente (purtroppo anche di prezzo, ma preferisco mangiar bene che roba appena scongelata). Se certi ristoranti giapponesi gestiti da cinesi volessero, potrebbero smentire la loro fama, ma io non ho mai visto negli ultimi anni un cambiamento in questo senso, al massimo in peggio.
    Secondo me tutta questa differenza è anche per una questione di cultura. E le differenze tra le varie culture son davanti ai nostri occhi, e parlarne non è razzismo.

  • shatzi

    Porti complimenti come sempre.. hai passato a pettine quasi tutti. concordo con le recensioni. manca giusto per cronaca Mysushi, che ha la simpatica caratteristica di vendere libri sul giappone e qualche te’ e alcolico originale.
    come tu ben sai – ma essendo un gentleman non vuoi umiliare il nostro portafoglio – the best a Milano (extra sushi) è Yoshi. giudicato dai giapponesi il miglior ristorante jp in Italia val la pena di essere provato, ma solo da chi è pronto ad esperienze estreme (in quanto a gusto e a conto finale).
    per dovere di cronaca riporto l’ elenco dei ristoranti presi in considerazione dalle riviste giapponesi, a Milano (forse a qualcuno potrà servire):
    oltre ai citati Osaka e Poporoya,
    Endo-Tomoyoshi, v. Vittor Pisani
    Tomoyoshi, v. Porpora
    Zakuro, via V. Monti
    Sushi bar Higuma, v. Adda ang. v. Bordoni.

  • Gig

    Articolo inutilmente becero e razzista. Non conosco nessuno dei cino-giapponesi qui citati, ma tutti quelli che frequento io sono di qualita’ nettamente migliore. Quindi chi ha scritto la “recensione” o e’ molto sfigato, o ha volutamente diffamato (e le foto di corredo mi farebbero propendere per la seconda).

  • Fabio

    hahahahaha sei il mio idolo!!! piegato in 2 dal ridere!!! se ti capita passa anche per Genova a provare i ristoranti giapponesi, anche qui non ti dico altro che milano xD

  • Jay

    Sinceramente non condivido certe tue affermazioni… sono andato a mangiare allì Arigatò al compleanno di un’amica e son stato trattato bene, sì c’è casino per amor del cielo ma mi hanno trattato bene.
    Poporoya è davvero ottimo però il prezzo è proibitivo… almeno per uno studente universitario senza un centesimo come me, oggettivamente ci vado solo se accompagnato da mamma e papà con carta di credito.
    Il Wok effettivamente è un cesso.. ma ci vai per pagare poco e far caciara e star bene in compagnia.
    Penso che ogni tanto a godersi la vita in maniera rilassata aiuti 😉

    J

  • NICOLA

    ciao cuggin portinaio.
    per quanto mi riguarda poporoya e’ sempre la scelta piu’ ovvia, anche se shiro e’ sempre piu’ sudato ( prova a chiedergli un sushi speciale quando ha da fare o non e’ in vena) e la tipa sempre piu’ fulminata. ma e’ sempre l’unico posto a milano dove posso mangiare un unimaki decente ( circa una volta su due) lancio una proposta, facciamoci una capatina una di queste sere, con marta a cui piace tanto, e ho delle foto tue da piccolo al palio di legnano che t’aggi’a mostra’ ( gabvrielino bambino terronissimo!!!!!!!!!
    ciao

  • Fabrizio

    Mai come in questo periodo sto strafocando sushi!
    A settembre dell o scorso anno ha aperto questo franchising. Ci sono stato un paio di volte trovandolo discreto.
    Da un paio di settimane però ho scoperto che un amico conosce da moltissimi anni la proprietaria e che lui mangia li quasi tutte le sere!
    Ed io ne approfitto :))
    Seduti al bancone guardiamo Yaioi (credo si scriva così) una donna minuta e molto bella davvero, che parla italiano con un marcato accento napoletano perchè vive da anni a Ischia (riesci ad immaginare una giapponese che dice Issshchia in napoletano???), lei è il cuoca-san, la capa!
    Poi c’è Toshi, un giapponesino poco più che adolescente con ancora un fiorire d’acne in viso, occhialoni culo-di-bottigilia ed un sorriso stampato in faccia di chi non capisce ciò che gli capita intorno. Lui parla solo un po’ di inglese ed è innamorato cotto del mio amico credo.
    Insomma ce ne stiamo appollaiati al banco a guardare loro lavorare e a bere vini eccellenti. Ordiniamo le nostre cose, ma facciamo anche da cavie per le creazioni di Yaioi come il nigiri di fragola, basilico e orata…lo so che detta così può far accapponare la pelle, ma credetemi è meraviglioso!! profumanto, con l’acido della fragola che contrasta la dolcezza della spigola….slurrrpppp!

    Oltre a ciò che ordiniamo normalmente…fungiamo da fogne: Yaioi ci passa tutti gli scarti, si fa per dire, di ciò che prepara. Avete presente i maki, piccoli o grandi, normali o al contrario ecc… ci arrivano su piatto in bocconi ordinati e precisissimi…ma quando li preparano l’inizio e la fine del rotolo sono scarti…un maki un pò più sottile e non così preciso…ma sempre maki è!

    Si la cucina giapponese è leggera…ma quando mangi due tempura, maki vari, sashimi, vino ecc e ne strafochi un chilo…sempre un chilo di roba nello stomaco è!
    ma che bbbuono!

    In verità abbiamo aggiunto un altro rituale, chè i rituali tranquillizzano, mettono ordine e sono come carezze a volte…aspettiamo la chiusura e poi armati di un pezzetto di zenzero andiamo in un locale subito di fronte e ci facciamo preparare un Mojito… con lo zenzero appunto!!! anche due a volte…giusto per pulire la bocca dal sapore del pesce…

    Torna Portinaio, torna! fanculo ostuni quest’anno, tanto non riusciamo ad andarci, e ci fiondiamo sulla litoranea in questo posto!!!

  • MASSAGGI

    Bhè ma sei proprio una Guida Michelin ahaahha
    Ma come fai a ricordarti tutti quei nomi, e dire che ci siamo stati insieme in alcuni (o molti dipende dai punti di vista) di quei “ristoranti” e non ne ricordo nemmeno uno, di nome intendo. Però cacchio, mi potrebbero far mangiare anche la merda fritta, mascherata da Sushi, io li mangio sempre e tutti.

  • ivan

    speravo avessi provato anche il nuovo Hana Sushi di Corso Vercelli, così sapevo se valeva la pena di andarci…vabbè mi toccherà fare da cavia…

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