Amico è,  Portineria,  The book is on the table,  Videocracy

GIUPI E IL MONDO SOMMERSO

Ho incontrato Giupi in un giorno fatto di attese.
E in quell’infinito aspettare ho potuto ascoltarlo.
Chi ha fortuna nella sua esistenza riesce ad avere più di una vita. E sono quelli che invidio di più.
Rinascono e muoiono senza angoscia, tanto sanno di essere fenice, abituati alla cenere e al fuoco.
Allora mi sono chiesto cosa vorrei da oggi in poi.
Vorrei che le persone avessero meno paura delle cose che non conoscono, perchè sono quelle che cambieranno il loro destino, ma soprattutto loro stessi.
C’è un mondo dentro il mondo che nessuno vuole guardare. Il timore di sapere che le nostre verità erano solo frottole ci spaventa e così chiudiamo la porta dietro di noi, con quattro mandate di mano.
Vorrei chiedere scusa al mio amico Marco per averlo deluso, di non essere stato il suo Portinaio irriverente che si aspettava, ma le strada che abbiamo intrapreso ci hanno allontanato e alla fine dei conti quello che mi rimane di lui è una profonda amicizia e tanti ricordi. Questo mio essere è frutto anche di quello che mi ha insegnato lui.
Vorrei risentire Giuliana, compagna di banco per anni e che per anni ha condiviso con me un’altra vita che non ricordo più.
Vorrei telefonare a mia zia e dirle che non importa se mi evita a Natale per non darmi la mancia, non mi interessa più essere il suo nipotino, ma piuttosto un erede della sua memoria, sentire le sue storie di quando era giovane e non delle sedute dal chirurgo plastico.
Vorrei conoscere chi sta lontano da me, dal mio pensiero. Chi frequenta streghe, chi pratica la magia, chi prega e chi non ha problemi per la testa. Capire cosa spinge ad odiare e incontrare chi ha il mestiere più bello del mondo.
Mi piacerebbe scrivere per sempre e combattere contro il mio difetto peggiore: la pigrizia.
Se non ci tuffiamo nel mondo sommerso non capiremo mai cosa c’è oltre al nostro sguardo.
Curioso fino al midollo, da oggi cercherò di interpretare il Portinaio nella sua veste più vera, perchè lui ritira sempre le lettere, apre a tutti quelli che bussano, li interroga e non giudicherà mai chi vive nel condominio, da qualunque pianeta provenga. Poi se qualcuno oserà abitare la mediocrità, proveremo ad aiutarlo con qualche metodo politicamente scorretto.
Cercherò di avere più forza, di essere una persona e non il suo lavoro (tanto non ce l’ho), di non aver timore di non essere all’altezza, perchè chi ti rifiuta alla fine non è pronto.
Aspetterò che i semi che butterò nel mondo crescano.
Sogno solo un gran finale, come nell’ultima puntata di Candy Candy dove tutti si ritrovavano a tavola nella casa di Pony, dove i segreti venivano svelati e dove tutto era iniziato.
E il povero Anthony? Ahimè è morto schiattato da cavallo e manco si è goduto i soldi dello zio Albert!


A Giupi dico grazie, perchè nonostante sia sempre un uomo alla ricerca, qualcosa l’ha trovato: Il coraggio.

Il Portinaio

Vi aspetto domani con la “Season finale” dell’altro mondo! Grazie.

“Now I find I’ve changed my mind
This is my religion ” (M.)

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