LIQUIDAZIONE – LE CRONACHE DEL MAGAZZINO Terzo Volume
“Scusi ha l’Lsd?”
“Signora ma le sembro uno spacciatore?”
“Ma è per mio figlio!”
“Forse dovrebbe farci quattro chiacchiere”
“Ma cosa ha capito sono delle scarpe!”
“Lsd? Mai sentite”
“Aspetti che prendo il bigliettino…Lsd Trainer”
“Ah! L.A. trainer…c’è una bella differenza”
“Ma scusi lei conosce Lsd?…Si usava quando ero giovane”
“Che cliente biricchina!”
Non capita tutti i giorni che il tuo ex datore di lavoro ti richiami per riaverti nel gruppo.
Proprio l’altro ieri è incominciata la liquidazione nel negozio dove ho lavorato per 6 lunghissimi anni.
Avevo trovato questo posto durante i mei studi e subito dopo un mese ero diventato “il simpatico commesso con i riccioli”.
Lavorare in un negozio è una scuola di vita e umanità. Bisogna avere molta pazienza e il sorriso sempre pronto.
Fa niente se i colleghi sono delle merde, l’importante è essere brillanti e trovare sempre qualcosa da fare.
Certo che se lavorate nelle pompe funebri è inutile seguire queste regole! 😛
Esiste un popolo che è attento a tutte le svendite, sconti speciali e saldi anticipati. Gente che conosce a memoria tutti i centri commerciali. Loro sono stati i protagonisti di questo weekend. E io e i miei colleghi volevamo ucciderli…tutti!
Sono arrivato alle 8e50 di sabato e ho trovato il delirio da concerto. Una coda pazzesca di almeno duecento persone, senza contare quelle che erano già entrate. C’era la delegazione marocchina, quella equadoregna, i cinesi spendaccioni, i meridionali in assetto di guerra e le tamarre pronte a tutto!
Il motivo della mia chiamata è stata la carenza di personale. Il negozio chiuderà i battenti a fine ottobre e i miei ex colleghi giustamente se ne stanno andando via come rondini in autunno.
Questo è lo schieramento per la battaglia:
– Tre commesse alla cassa.
– Tre commesse al piano inferiore.
– 3 aiutanti a gestire la coda all’esterno
– 1 a contare i soldi
“Scusate, ma devo stare da solo al primo piano?”
“Forse dopo arriva qualcuno ad aiutarti”
Non ho fatto in tempo a dire “A” che un’ondata umana mi ha investito. Odore di ascella, misto aglio e piedi mi ha stordito per tutto il giorno.
Neanche gli animali si comportano così!
Gente che urlava, bambini impazziti, vecchie con il femore rotto e rompicoglioni di ogni genere.
Dopo neanche mezz’ora questo era quello che si prensentava ai miei occhi:
Manco regalassimo il pane Kamut!
Piuttosto che uscire a mani vuote si compravano anche la merda secca!
Non è che se una scarpa è scontata all’80% è un affare!
Voi vi comprereste queste Tepa Sport per 20 Euro?
Piuttosto esco a cena scalzo!
Le miei colleghe alla cassa sembravano degli automi con il rossetto.
Sudate e con un sorriso isterico!
La prima toglieva l’anti-taccheggio dagli articoli e separava scarpe da abbigliamento, la seconda metteva tutto nel sacchetto e la terza prendeva i soldi.
A causa dello stresso hanno subito una menopausa fulminante.
Io cercavo di tenere un atteggiamento positivo, nonostante il negozio stesse implodendo.
“Scusa ho trovato solo questa scarpa…sai dov’è l’altra?”
“Al cesso!”
“Veramente?”
“Sì, ‘ho vista prima, si vede che era finita la carta igienica!”
“Perché?”
Perchè fanno cagare!!”
“Grazie per il consiglio!”
Nella mia carriera di commesso ero famoso perchè l’unico a dire la verità. E per questo tutti ritornavano da me! E poi raccontavo le barzellette, facevo gli omaggini ai bambini e sparavo battute a raffica.
Credo che il cliente si debba fidelizzare e non prendere in giro.
“Scusi perchè state facendo la liquidazione?”
“Perchè hanno deciso di chiudere?”
“E perchè?”
“Lei lo sa il quarto segreto di Fatima?”
“No!” ”
“Beh nemmeno io…”
(Che cretina non esiste il quarto segreto di Fatima!)
Gli italiani si lamentano degli stranieri che fanno casino e sono invadenti! Beh dovrebbero vedersi…neanche dei Bisonti muschiati sono così fetenti.
Le madri poi lasciano liberi i loro marmocchi a giocare con le scatole e le scarpe, mentre loro le spaiano serenamente seminandole per terra.
Come si fa a tenere a bada tutto questo?
All’improvviso una voce.
“Bambino non si gioca a calcio con le scarpe! Lo sai che si rovinano! O sistemi il casino che hai fatto o stai attaccato ai pantaloni di tuo padre!”
Cristo! Mia madre!
“Ma che ci fai qui?”
“TI ho portato la piadina! Quella che piace a te! Crudo, mozzarella e rucola”
“Ma non mi piace la rucola!”
“Perchè?”
“Mi si infila fra i denti!”
“Senti Gabry ma se qui da solo?”
“Più o meno”
“Ma come fai a gestire tutto questo bordello?”
“Ho una scaccia cani elettrica”
“Veramente?”
“Quanto sei cogliona!”
Il bambino pestifero, nonostante il rimprovero di mia madre continuava a lanciare scarpe in aria.
Ora tocca a me intervenire!
“Bambino lo sai che dietro quella porta ci sono un sacco di palloni gratis?”
Peccato che quella porta fosse quella dell’uscita di sicurezza che quando si apre fa scattare l’allarme spaccatimpani.
Il suono assordante della sirena ha fatto girare tutti verso il monello spaventato e le facce esprimevano un unico pensiero: “che genitori di merda che deve avere”.
La faccenda si è risolta con due bei ceffoni e un pianto isterico.
Di solito qualcuno lascia qualche ricordino: dalle scarpe vecchie agli ombrelli, dai sacchetti del vicino McDonald ai nonni dimenticati.
“Scusi sto cercando questa scarpa e mio figlio”
“Sarà nel reparto bambino”
“Non c’è”
“Nel reparto psicosi collettiva?”
“C’è già mio marito”
“Signora cliente ma lei non sente una fragranza di piscio?”
“Sì”
Qualcuno aveva fatto urinare il pargolo sul pavimento visto che il bagno era inagibile da quanta carta c’era nel water!
Non è un negozio è un pascolo di montagna!
“Scusi avete uno scalda biberon?”
“Mica siamo alla Chicco?”
“Ma io devo allattare mio figlio di due settimane?”
“Signora invece di venire qui a stare in coda un’ora stia a casa ad allattare”
“Ma no lo faccio qui!”
In mezzo a quest’orgia di convenienza una donna mostrava il seno al popolo dei saldi.
E le bestemmie (dalla cassa) volavano come coriandoli!
Fine terzo volume.
Il Portinaio
“Anche io ho lavorato in un negozio di scarpe?”
“Lo sanno tutti mamma, anche i muri!”
“Ma per un sacco di anni…e non ho mai visto una cosa del genere! Che bestie!”
“Lo so. Voi eravate più organizzati, ma poi hai deciso di ritirarti e fare l’estetista e depilare vagine e strappare baffetti!”
“Cretino! Hai mangiato la piadina?”
“Sì non si vede?
9 commenti
angela
A saperlo ke c’eri tu venivo a darti una mano! Giuro! Sei sempre stato il migliore lá dentro!!!!!!!!
L'ALE
Cronista dal girone dei villani!!Sei un grande!
Dan (Quello che chiude la Portineria)
Mai visto una cosa del genere!
LAURA
Ciao Gabry…solo due parole… SEI UN MITO!!!!!
Marco
Si infatti pur io pensavo fossero foto d’esempio dato che il negozio non l’ho mai visto… sarebbe stato bello vedere anche te in foto seduto sulla panca con le mani sul viso per la disperazione ehehehe…
LauraRGV
Port ma le foto mica saranno davvero del negozio??? Ma che animali ci sono dalle tue parti?
Bea
Anch’ioanch’io! Lavorai anch’io in un negozio di scarpe! Ma una roba così giuro che non l’ho mai vista….
Alan
Che schifo……..poi la gente si stupisce quando dice che preferisco gli animali alle persone…li preferisco si,e di gran lunga…
comunque ti posso capire…ho un negozio…e devo dire che avere un’attività commerciale è la maniera migliore per scoprire il lato peggiore del genere umano…è così che si inizia ad essere allergici al prossimo…
michela
ti adoro ..