TOKYO: FIRST IMPACT
Sono le 5 del mattino e sarà il fuso orario o l’eccitazion, ma di dormire niente!!
Approfittiamone per buttare giù due pensieri del primo giorno, che a mio avviso ha già avuto due siparietti degni di nota.
Il viaggio è andato bene, erano anni che non prendevo un aereo con la televisione e i video giochi e con tante file per i passeggeri.
La partenza mi fa sempre specie, un po’ perché mi vanno i testicoli in gola e poi perché sudo come una bestia e mi vergogno di bagnare il copritesta dell’Alitalia!
I Giapponesi appena salgono su un mezzo di trasporto dormono, io ne avevo di fianco uno narcolettico che leggeva un libro che si chiamava “book”, che essenzialità anche nella letteratura!
Appena partiti ho subito chiesto alla mia amica Piera se si vedeva Gallarate dall’alto, pare sia bellissima!!:-)
Superate le Alpi, ci siamo diretti verso Vienna, poi la Polonia, la Russia, e poi dopo i monti Urali sù verso la Siberia meridionale e Beijing, e dopo circa 2 ore siamo arrivati!!
Abbiamo avuto la fortuna anche di vedere il monte Fuji!!
La Piera ha iniziato a stare male quando eravamo sopra Osaka, in effetti l’aereo tremava un po’ e io avevo queste vampate da menopausa ogni volta che si sentiva un vuoto d’aria!!
L’atterraggio è stato perfetto e anche il passaggio alla dogana, efficenti, veloci e noi così furbi a far entrare 2 punte di Parmigiano Reggiano!!
Dev’essere successo qualcosa a qualcuno che indossava le Crocs perché sulle scale mobili c’era scritto “ xxxxxxxxxxxx con delle foto delle crocs”!
Ad aspettarci c’era una sempre fantastica “Mia San” la mia amichetta giapponese, che si è preoccupata di tutto, da prenderci i biglietti al pagarci il taxy, ad offrirci il pranzo e il caffè!!
Sul Pulman che ci portava verso Tokyo l’atmosfera era surreale, dietro di noi una donna giapponese truccata con tre strati di cerone ed un rossetto rosso dormiva con la bocca aperta e sbatteva la testa sul finestrino, secondo me era morta. Mia San cercava di tenere gli occhi aperti e appena mi giravo verso di lei, era pronta sull’attenti per rispondermi a qualsiasi domanda:
“Mia dove siamo?”
“ Cosa?”
Un cartello verde dell’autostrada indica Chiba.
“Siamo a Chiba giusto?”
“Sì”
Che guida, che efficienza!
L’autostrada sembra la Salerno/Reggio Calabria, così misera, non ti sembra di essere in Giappone ma più verso Eboli o Pontecagnano, con le piante verdi e i cespugli un po’ radi ai bordi della strada.
Dopo un po’ tutto prende forma, dagli hotel megagiganti alle sopraelevate, che entrano ed escono ovunque, in un sali e scendi che anche l’Uomo ragno farebbe fatica a districarsi.
Arrivati alla stazione di Shinjuku chiedo dove si può fumare, ma in Giappone per strada non si può!!!
Allora Mia San si fa prendere subito dall’attacco “rendi felice un ospite o ucciditi sul posto” e ci porta dal Mcdonald’s…perché lì si può fumare!!
Carichi come dei muli iniziamo ad attraversare la strada principale, io sembro il carro dei buoi del palio di Legnano mentre la Piera assomiglia alla morte del cigno.
Arriviamo davanti al “Mecdonarudu”(come lo chiamano i Giapponesi) saliamo al secondo piano e…praticamente occupiamo tre tavoli per le borse, valigie, computer, scoprendo che dalle 11 alle 14 non si può fumare!!
I commessi del Mcdonald’s sono gentilissimi, ti danno il benvenuto quando entri, ti sparecchiano, i nostri ti ruttano il menù alla cassa e se chiedi un “happy meal” ti mandano a cagare perché hai trent’anni!!!
Niente fumo!
Si va verso la “Sakura House”, l’agenzia dove abbiamo affittato l’appartamento, che è poco più avanti!!
Arriviamo puzzolenti e carichi come la “barbona di Buenos Aires”, ad accoglierci un ragazzo giapponese un po’ trendy con delle unghie delle mani così: pollice lunga, indice corta, medio corta anulare lunga, mignolo corta!!
La mia mamma mi ha insegnato a tenermele corte nonostante le nostre origini del sud, a meno che tu sia un meridionale incallito che deve grattarsi o cucinare!! Vabbè…
Mr. “Sakura house” inizia a farci domande e a chiederci se sappiamo il francese…”oui”…ma preferiamo l’inglese tesò!!
Vada per l’inglese.
Io inizio a sparare un raffica di “yes, oh yes”, la Piera mi ascolta e alla fine interviene perchè alla domanda “perché non hai firmato dove c’è scritto di non subaffittare o portare persone estranee in casa senza permesso intendi farlo” io ho risposto “yes”!
Meno male che c’è lei che è più scaltra di me! Soprannominata “La Traduttrice”
Dopo mille firme e mille domande su dove fumare, io iniziavo a sentire la stanchezza, la Piera sembrava lo zio Tibia e Mia San conversava da sola con la sua immagine allo specchio.
Alla fine Mr. “Sakura house” ci consegna la mappa per raggiungere la casa, dopo aver sentito l’odore che emanavamo.
Allora prendi la strada “cippa lippa dori”, poi c’è un panettiere (panya) e due cartelli “orange”…e subito Mia San: “come arancia” e io: “si beve?” e la Piera: “ no sono due cartelli”, poi gira a destra…poi si blocca e dice che è sbagliata poi scappa, poi torna e dice che è giusta!!
La Piera inizia ad innervosirsi e con l’intercalare “minchia” chiede le chiavi della casa!
Andiamo in taxy, pare sia costosissimo in Giappone! Sapete perché?
Perché questi pazzi non sanno dove andare, tu dai loro una mappa e poi si perdono! E intanto il tassametro sale!
Dopo un quarto d’ora a girare a vuoto e 3000 yen di costo (pari a circa 24 euro) questo era quello che sentivano le mie orecchie: Mia San un po’ mortificata che continuava a domandare al taxista dove fossimo, premessa, da quanto ho capito i giapponesi per tradurre il nostro “cioè” oppure “ehm come dire” dicono “ano” quindi..Mia san continuava a dire a noi “tassista adesso ano, forse lui trova ano…ano ano”…e la Piera:
“Minchia sto qua che non sa fare un cazzo…minchia“
Era un susseguirsi di ano minchia ano…io che sono un ragazzo sensibile ho fatto ben fatica a stare serio!!!
Dopo tre giri dell’isolato ho riconosciuto la casa…quindi sono stato soprannominato “La Mappa”
Che bella la nostra casa; si chiama “Tomygaia A”( che è la zona in cui siamo) è bianca e ricoperta di sbarre d’acciaio, ha 4 piani, che sono neanche 2 dei nostri in Italia.
Appena entrati intravedo la nostra inquilina che dice “Hi” e scappa in camera a rinchiudersi!
Simpatica!!!!Non sappiamo se è inglese o una zozzona, ma credo l’ultima visto che:
1) C’è polvere ovunque.
2) Dentifricio e capelli nel lavandino.
3) E’ una falsa bionda perché nella doccia ci sono peli neri e non sono capelli.
4) Beve come un’ alcolista perché è piena di bottiglie di vino nella spazzatura
5) Ha gli elastici dei capelli fra i piatti
6) Adora “Hello Kitty”: ovunque c’è sto gatto morto che ti sorride e ti dice “phonati” “scenerami” “accendimi” “ingozzati” “fottiti”
Non sappiamo nulla invece dell’altra/o abitante della casa…per me è un fantasma perché ogni tanto sento una presenza
extraterrena che mi segue!! E sono solo qui da 6 ore.
Il water è il classico che si riscalda, col bidè incorporato, con tanti tasti per te e tuoi amici “stronzetti” che galleggiano!
In cucina la nostra coinquilina ha ricreato un microclima di calcare e polvere e quindi giù a pulire tutto!!
Con Mia San siamo poi andati a mangiare del tempura, ovviamente buonissimo.
Al primo impatto le giapponesi ci sembrano montate al contrario, con i piedi storti, le scarpe più grosse di tue taglie e un po’ scombinate!! I giapponesi indossano sempre anfibi aperti sopra i jeans e alcuni sono dei tamarri inauditi!!!
Dopo una piccola spesa al mercato aperto 24 ore, con gli impiegati che sembrano usciti da un rave party, siamo tornati a casa con delle provviste abbastanza improbabili: cartaigienica, dolci, biscotti, take away asiatico e tanta tanta simpatia per il reparto di caramelle dei supermercati!!!
Io non riesco a dormire, il jet leg mi fa sentire come gli spettatori di Lost: rincoglionito.
Domani si va a Shibuya, uno dei quartieri più cool di Tokyo. Mentre qui sotto potete vedere la vista dalla mia stanza!
A domani
Il Portinaio
8 commenti
Carlo J
bella prima giornata Bros…buon proseguimento!
Non mi chiamo Candy (Silvia)
Tanti auguri al Portinaio, decisamente il mio scrittore preferito… e grazie mille per tutte le risate e i momenti di riflessione che ci hai regalato!
Donato
Eh, no….. non vale!!!! Che fai vai a Tokyo e manco mi dici niente?
Non si fa mica così, no, proprio no! Ora mi toccherà leggere quotidianamente i tuoi deliranti resoconti sulla “mia” città…….
Non c’è proprio religione a questo mondo!
Mo, quanto ci starai?
E che fai?
E quando torni?
Eh… rispondi…. allora?
p.s. che te frega della cucina….. un succuloso bento da Hotto Motto non costa niente ed è buonissimo…..
Arigatou Gosaimaaaaaaaaaaaaaaaasssssssssssssssssssss
C..zo!!!!
marco
ma sei a Tokyo????
allora pranzo/merenda/cena (magari da Elio?)
sei uno dei nostri miti!!! ti dobbiamo toccare, fotografare, misurare, analizzare, sezionare e, forse, rispedire alla mamma…
stefanorfeo
Tanti auguri Portinaio!
Dal primo post sei cresciuto tanto. E in un anno ci hai regalato tanti momenti di spasso vero!!!!
MarcoTogni.it
Ho notato un po’ di imprecisioni però bravo bel post. Ti ho messo nei feed così ti seguo. ciao ciao!
Bea
verissimo … shibuya ha proprio fascino!