4 MATRIMONI E UN FUNERALE
Mia mamma si eccita alla stessa maniera a un funerale come a un matrimonio.
Perché in entrambe le occasioni porta a casa vagonate di fiori e perché versa lacrime a profusione come fosse una fontanella.
Ai matrimoni i centrotavola vengono immancabilmente rubati da lei e dalle mie zie. Litigano per le rose strappandosi i capelli e lanciandosi il risotto champagne e zucchine.
Si sfidano brandendo le ossa delle costine di agnello come coltelli per una semplice ortensia.
I funerali non sono da meno: il morto non fa a tempo ad essere chiuso nella bara che subito le vedi attaccate alla corona di fiori.
“Mamma staccati da quei fiori! Sembri uno di quei militari a guardia del Milite ignoto”
“Taci! Ci sono delle orchidee bellissime!”
Mentre la cassa viene tumulata, volano petali ovunque. Ma non è una scena romantica, sono quelle assatanate delle mie parenti che si frustano con i gambi delle rose.
L’altro ieri sono stato a un matrimonio molto sobrio, dove però il caldo infernale del basso Pavese mi ha fatto salire i fumi alla testa.
Dategliela pure ’sta Padania all’Umberto. È piena di zanzare, c’è la nebbia, d’estate l’afa non fa respirare e il tasso d’umidità è allucinante! Sai che perdita per l’Italia la sua secessione…
Quando poi i padani verranno a cercare frescura al mare del Mezzogiono, staremo lì ad aspettarli con le mazze da baseball!
I matrimoni nordici sono solo una perdita di denaro. Bisogna andare al sud per vivere appieno il delirio di sposi e parenti.
Io ho assistito al classico matrimonio napoletano: un tripudio di lacca per capelli, pizzi, cibo, oro giallo e tanta tanta panna montata.
Fino ad allora credevo che i miei cugini fossero persone raffinate e silenziose. Da bambino, durante le mie lunghe vacanze a casa loro, non li sentivo pronunciare che poche e sintetiche locuzoni: “Mi metto scuorn”, “Mi scoccio”, “Ma vafanGulo”. Proprio dei ragazzi pieni di verve!
Ma ecco arrivare la sposa. Di bianco vestita e pettinata con un raccolto a forma di torre di Pisa.
Quella che si appresta a diventare la moglie di mio cugino è la classica ragazza che se la vedi per strada ti giri a guardarla perché non capisci qual è il davanti e quale il dietro.
“Hai visto mamma? Ha i baffi”
“Ma no, è un po’ di alone da portoricana”
“Ma non è di Posillipo?
Credo ci abbia messo un quarto d’ora a uscire dall’auto.
L’autista doveva guidare con la testa fuori dal finestrino, visto che il tulle riempiva l’intero abitacolo: velo di 8 metri, corona ferrea identica a quella della regina Teodolinda e bouquet di pomodori e peperoncini della Calabria.
Durante la lunga celebrazione e l’infinito tempo del banchetto i piedi le si sono gonfiati in un modo che non sto nemmeno a raccontare. A un certo punto però, ho notato guardando per caso sotto il tavolo, che si era tolta le scarpe per grattarseli. Proprio prima del taglio della torta.
Che io non ho mangiato!
I suoi parenti sembravano usciti dal film “Napoli calibro 9” con Mario Merola.
Dovevi stare attento a parlare perché se nei loro codici interpretavano altro da quello che dicevi era la fine. Durante il pranzo sono scomparsi due camerieri.
Il premio come miglior abito è stato assegnato alla testimone della sposa.
Vestita da buccia d’arancia con scarpe d’oro e scialle leopardato.
Peso complessivo: 128 chili.
Ruttava l’ave maria durante la funzione e al posto dell’ostia ha fatto la comunione con dei babbà!
La madre della sposa ha passato tutto il tempo della messa a grattarsi i talloni secchi, il padre ad accarezzare la pistola.
Io ero affascinato da mia zia che su quei pochi capelli, gialli e strinati che si ritrova in testa ha avuto il buon gusto di applicarci dei fiori. Mia mamma l’ha scambiata per un centro tavola.
Il ristorante era faraonico. Appartenuto sicuramente a qualche famiglia della camorra, era più o meno strutturato così:
Ingresso con ampio giardino e copia 1:1 della fontana di Trevi.
Scalinata in marmo rosa
Porte d’oro massiccio
Salone per le foto con i parenti pieno di quadri stile Ottocento e sagome d’uomo disegnate a terra con il gesso
Sala del ricevimento con finta torta nuziale a 5 piani e scorta della polizia.
Lungo corridoio con sedie e divani per riposarsi durante il tragitto
Bagno delle signore
Sala degli aperitivi con, a pagamento, sparatoria e agguato camorristico.
4 sale da pranzo con menù ispirati a film come “ O’ Zappatore”, “Core ingrato”, “Un jeans e una maglietta” e infine, il mio preferito, “Uno scugnizzo a New York”.
Prima del nostro c’erano altri tre matrimoni.
Quindi dovevamo fare la coda per entrare nella sale, come una specie di catena di montaggio.
Mezz’ora per uno. Stando attenti a non finire in un’altra celebrazione o di scambiarci i parenti.
“Salve signora, mi scusi sa dov’è il matrimonio del signor XXX? Mi sono perso”
“Che ne sacc’ uagliò, ii song la padrina della sposa del primo matrimonio, tu che numero sei?”
“Del quarto credo…lei è quindi la testimone?
“la testiMONA”
“E’ vero, femminile singolare di testimone!”
“Di dove sei?”
“Chi, io?”
“No, soreta!”
“ Io sono di Milano”
“E che ci fai qui?”
“Sono venuto al matrimonio di mio cugino”
“Hai visto che posto elegante? Quello a Milano non esiste un posto così”
“Ha ragione, mai visto niente di simile! Sembra Mirabilandia”
“E’ un ristorante famoso di Milano?”
“No, di Ravenna!”
Il Portinaio
8 commenti
fra
ti prego: portami con te la prossima volta che vai a un matrimonio o a un funerale per commenti in real time 🙂
Marta
Gabry sei un grande…qs li batte tutti!!
alessandrina
Ke dire? da Napoletana, confermo ogni singola affermazione….avviene tutto così!Da noi la realtà supera di granlunga la fantasia….grande Gabri, un pizzico del tuo verve lo devi ai parenti campani…ammettilo!
Love
TAMARA barbye munnezza
Sei come al solito geniale, se mai dovessi sposarmi ti vorrò come damigello. Logicamente il mio matrimonio sarà celebrato l’11 d’agosto e il festino sarà organizzato alle “Pietre Arse”.
Pietro Gregorini
<3
laura
sto ridendo come una cretina(in ufficio) e ho dribblato le domande dei colleghi sul perchè…gabri mi fai schiantare!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! smettila di sparare cazzate che mi viene una sincope ;D
Aldo
non finiscono mai, esci tramortito dal cibo, dalla confusione e svuotato pure di soldi grazie al taglio della cravatta !
stefanorfeo
Mai stato a un vero matrimonio del sud!!! Ma qualche bella cerimonia in puro stile circense l’ho vista anche qui al nord… Il gusto per il trash non ha confini!!!