SHIMONETA (Porno Terrorismo)
Io ho tanti parenti, questo si era capito dai miei post.
Non abbiamo un albero genealogico, ma piuttosto una foresta ammazzonica.
Annovero ogni genere di parente, dal medico all’operaio, dall’aspirante calciatore alla casalinga disperata. Non ho assassini, ma assasinati (non vi dico la tragedia), non ho pornostar, ma porno terroriste.
Una mia cugina mi diceva spesso che le piaceva provocare la gente. Non sessualmente, ma verbalmente.
E’ una che alza la voce per farsi sentire.
Una volta dal parrucchiere si è messa a raccontare che suo padre, insieme al mio e al loro amico poliziotto, si rinchiudevano in casa a guardare i film pornografici.
Io ero piccolo e quindi non potevo replicare, ma le clienti iniziarono a scappare dal negozio ancora con i bigodini in testa. Non so perchè lo facesse, forse era una sovversiva della rettitudine, oppure gliel’aveva ordinato il medico.
Io subivo, quasi fossi sotto un regime morale. Stavo semplicemente zitto.
Un’altra volta ha aggredito l’amante del fidanzato di sua madre (essendo vedova si era rifatta una vita) e non vi dico gli epiteti che le sono usciti dalla bocca. Ma d’altronde quella si chiamava Ilona e il gioco era persino facile.
In Giappone sono passati decenni da quando le espressioni sessuali sia nel pubblico che nel privato sono state bandite.
Tutta la popolazione ha l’obbligo di indossare un micro terminale, un pace-maker informatico chiamato “Pm” e, sotto la “legge per la sana educazione della morale pubblica”, conduce una vita sana senza parolacce o termini lussuriosi.
Grazie all’uso di questo marchingegno e alla severa legislazione contro la pornografia il Giappone ha raggiunto una disciplina senza uguali al mondo
Niente sexy shop, giornaletti o vibratori.
Ma alcuni adolescenti si sono opposti a questo regime e al grido di “Caxxo” sfidano i benpensanti lanciando materiale porno e cercando di informare i verginelli su come ci si accoppia.
Inzia così Shimoneta 下ネタという概念が存在しない退屈な世界 letteralmente “Un mondo noioso dove il concetto di battute sconce non esiste”.
Ayame è la protagonista femminile (che poi è sicuramente mia cugina) capo terrorista e pervertita del gruppo SEXO.
Il suo nome in codice è “blu del campo innevato” e si nasconde dietro un paio di mutandine da donna. Credo sia più volgare di mia madre quando racconta le sconcerie che faceva in gioventù con mio papà e persino di mia zia, che una volta durante una cena natalizia confessò che suo marito eiaculava solo facendo il verso del trenino.
Shimoneta è un cartone bizzarro, dove ragazzine hanno acconciature che ricordano il glande e il fallo assomiglia sempre a un fungo, ma denuncia una realtà come la censura e soprattutto il falso moralismo. Vedere per credere.
In quanto al comprtamento lascivio dei miei famigliari, beh ormai me ne sono fatto una ragione. Senza di loro non avrei materiale per il blog! 😛
Il Portinaio
Ps Lo potete guardare in streaming “legalmente” sul canale VVVVID cliccando QUI
3 commenti
Marco
Confido in una futura, spero il prima possibile, sitcom tutta italiana targata Portinaio ????????
alessandro grimaldi otaku
posso amare! <3