PULIZIE DI NATALE
Mia mamma prima del pranzo natalizio deve pulire e igienizzare tutta la casa.
Uno perchè viene il prete a benedire, ma lei pensa sempre che sia del nucleo antisofisticazioni, due perchè: “Metti che arriva la zia di soppiatto, sai che quella guarda tutto”.
Io non faccio mai caso all’ordine di una casa a meno che finisca in una gabbia di scimmie urlatrici. Però sta fissa di pulire solo per paura di essere giudicati è veramente una malattia. Questo virus si tramanda nella mia famiglia.
La moglie di mio zio e mia madre sono il ceppo peggiore.
Oggi ho dovuto tirare giù 14 tende. Sbatterle fuori sul balcone, piegarle e riporle nella lavatrice con estrema delicatezza, partendo da quella più sporca.
Vengono lavate con un prodotto apposta della Nuncas, ripassate con un po’ di candeggina e riappese ancora umide, così si stirano naturalmente.
Da bravo figlio l’ho aiutata solo perchè ho paura che cada dalla scala e ci manca un altro genitore in carrozzina per far finire la mia vita in un nano secondo.
L’ultima tenda ahimè l’ho strappata e non vi dico i porchi che sono volati.
“Mamma è Natale! Non si dicono certe parole”
“Tu non sai fare un cazzo!”
“E tu hai troppe finestre!”
“Ora per punizione laverai tutti i vetri usando il peide sinistro e porterai il sacchetto dell’umido con la bocca nel locale spazzature!”
Maledetta strega! Lo so che ti sei accoppiata con Mr Muscolo idraulico gel e che sei vittima dei fumi di Ace gentile.
Solo mia madre può acquistare un prodotto adatto per pulire le persiane e gli infissi. Vi giuro esiste!!!
E nonostante io cerchi di distrarla nei corridoi dei detersivi dell’Esselunga, lei non si da pace. Deve avere almeno 8 Vetril e 10 ChanteClair nello sgabuzzino.
Non contenta chiama quei pazzi delle televendite di QVC e si fa spedire creme abrasive per pulire i muretti del balcone, spray specifici per le fughe, schiume sbiancanti per gli spigoli dei mobil e cere per lustrare la tomba dei miei nonni.
Siamo l’unica famiglia al mondo ad avere 4 aspirapolveri funzionanti. Di cui uno credo mai usato.
“Vorrei lavare la testiera del letto”
Peccato che il letto di mia madre sia una riproduzione più pacchiana di quello di Maria Antonietta.
La testiera è attaccata con tre viti a questo tromone di 7 piazze, pesa un accidente e ai tempi gli avevano pure regalato le mantovane che si abbinavano con il piumino. Sembra di strare in una film porno burlesque.
“Allora io tengo sollevata la tastiera e tu sviti”
“Non possiamo fare il contrario”
“Lo sai che la mamma non riesce a piegarsi”
“Mi raccomando, non buttarmela addosso”
Dopo essere stato attento a non strappargli il copri testata d’organza e seta cinese, ecco l’ultima vite. Dai che ce la facciamo e magari mi lascia libero per mezz’ora.
Peccato che quella rimbambita non si è accorta che la testata si stava staccando dal letto. Tonfo netto sull’alluce di mia madre.
Urla strazianti.
Lacrime di dolore.
Poi si è accasciata sul tappeto persiano ed è morta.
Si è ripresa dopo 3 minuti quando si è accorta che il dito iniziava a prendere un colore simile a una prugna secca. E lì ancora strilli.
Io e mio padre abbiamo cercato di soccorrerla, ma lei niente si dimenava come quella dell’esorcista. Allora le abbiamo buttato dell’acqua santa, poi avvolta in collane d’aglio e sedata con dei gianduiotti sottomarca.
Ma il virus dell’igienista ossessiva non è scomparso. Nonostante si fosse frantumata in mille pezzi il dito del piede la sua preoccupazione era (ed è) solo una:
“Guarda nello sgabuzzino ho appena comprato il Sciol velvet sof rul professionale pedicure”
“Cosa???”
“Non fare domande incapace che non sei altro!”
In Italiano voleva dirmi che aveva comprato il Scholl Velvet Soft Professional Pedicure, quella specie di arnese che ti lima i calli e le pelle secca dai piedi. Uno strumento raccapricciante. Quando lo usi si forma una nuvola di pulviscolo di pelle morta che si deposita ovunque. Quindi poi ti tocca passare l’aspirapolvere e l’anti acaro.
In casa mia vige questa legge: se ti fai male al pronto soccorso devi andare con i piedi curati e le mutande pulite.
“Mentre ci sei prendimi lo smalto rouge noir di Chanel che mi si è sbeccata l’unghia”
Ora ho due genitori infermi e un Natale da incubo alle porte, speriamo almeno che mi abbia già comprato il regalo! 😛
Il Portinaio
2 commenti
Monica
Buongiorno! La lettura di questo post mi ha sollevato il morale, forse stai messo peggio di me. Grazie .
Portinaio
@Monica Aspetta che scriva il seguito…:-P