THE LAST MAN FROM FUKUSHIMA
Si chiama Naoto Matsumura è l’ultimo uomo di Fukushima.
L’ultimo uomo che vive a Fukushima.
Insieme a lui ci sono due gatti: Shiro e Sabi, ma anche cani, galline e struzzi.
Vive esattamente a Tomiokamachi a dieci km dalla centrale nucleare che esplose l’11 marzo 2009.
Lui ha scelto di rimanere per occuparsi degli animali. Perchè dal giorno del terremoto tutti sono scappati lasciandoli soli in balia degli eventi.
Si occupa di vitelli, anatre e api. Ha curato le mucche che dovevano essere abbattute. E’ rimasto solo.
Perchè quando succedono queste cose, ovviamente gli animali vengono relegati al secondo posto.
Ma per Naoto non è stato così. Pur sapendo cosa potrebbe accadergli è riuscito a trasformare la paura in coraggio e la morte in un’altro modo di vivere.
Sicuramente porta con sé lo spirito giapponese di un samurai, quello incomprensibile di un kamikaze, quello onnipotente di un dio.
Grazie all’aiuto di donazioni che arrivano al di fuori della “NO-GO Zone” Mr. Matsumura si è trasformato in una sorta di Madre Natura.
Io ho conosciuto una famiglia che è ritornata dopo quindici giorni a riprendersi il gatto a Fukushima, sfidando radiazioni e posti di blocco.
Sono passati quattro anni. Te lo ricordi?
Il Portinaio
QUI la pagina Facebook di supporto a Naoto.