godzilla targa
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馬鹿 (Baka)

E’ arrivato uno di quei momenti dell’anno che mi piace molto, ovvero ospitare un giapponese per casa.
Finalmente potrò parlare senza articoli, pronomi e con i verbi all’infinito.
Esempio: “Andare a mangiare?” oppure “Gatto morto strada povero cazzi suoi stare attento la prossima volta”.
La mia amica Mia San è ritornata, lei è la versione orientale di mia madre, quindi per scrivere un post esilarante mi tocca farle incontrare.
Saranno come Gamera e Godzilla…pronti al terremoto?
Mia san doveva atterrare domani in terra italiaca, ma ha sbagliato a scrivere la data del suo arrivo…

“Io arrivata!”
“Come?”
“Sono all’aeroporto”
“Merda! Sono qui in mutande e sto passando l’aspirapolvere, pulendo il bagno e passando il mio nuovo prodotto elettrostatico Mangia Polvere di Emulsio, poi devo fare le pulizie di fino, lavare le fughe delle piastrelle…”
“Vengo in autobus!”
“Arigatou!!!!”

Cambio di programma.

“Pronto mamma…”
“Chi è?”
“Cretina sono tuo figlio…”
“Non ti avevo riconosciuto! Al telefono assomigli a quelle della tim che ti rompono sempre i coglioni”
“Ma sono straniere!”
“Appunto!”
“0_o”
“Cosa vuoi?”
“Mia san è arrivata in anticipo…devi cucinare qualcosa di buonissimo!”
“Riso bollito?”
“Buonissimo non facilissimo”

La mia amica giapponese è sempre carina, come tutte le orientali non invecchia mai. Non so quale sia il segreto della loro giovinezza, forse la soia o le radiaizoni di Fukushima, forse perchè i nipponici non ridono spesso e quindi non gli si formano le rughe.
Mi ha portato un sacco di regalini.
I packaging giapponesi vincono sempre su tutto.
Sono belli e colorati, poi fa niente se nascondono al loro interno prodotti pieni di conservanti. Di qualcosa dobbiamo pure morire, però almeno loro sono felici.
Preferite soccombere per colpa dei biscotti tarocchi del Mulino Bianco oppure in groppa ad un Koala effemminato che prega e ti dona dolci con cioccolato modificato geneticamente e che ha cura della sua bellezza indossando spillette di stelle comete?

biscotti giapponesi

“Non sono per te, ma per bambini!”

Che sfiga!
Eppure è quattro settimane che rubo la crema antirughe a mia madre, possibile che non assomigli neanche un po’ ad un componente degli One Direction?
Ad accoglierci a casa c’è mio padre, mia madre come al solito si sarà persa in qualche reparto dell’Esselunga.

Drin drin

“Mi vieni ad aiutare in garage che ho comprato un sacco di roba e non ce la faccio a portare tutto in ascensore da sola…vi faccio la carbonara siete contenti? poi ho comprato dei ciclamini e anche del prosciutto crudo e del sushi”

Con la vecchiaia sta diventando logorroica: lo so che è già in garage e si diverte a farsi vedere dai vicini che parla al cellulare. 😛
Appena ha visto Mia san ha iniziato a correre verso di noi a braccia aperte. Ci siamo spaventati, perchè con la pelliccia assomigliava ad un orso Grizzly.

“Mariko!!!! Quanto tempo!!!”
“Si chiama Mia”
“Ops scusa la confondo sempre con l’altra tua amica…come stai Mariko?”
“Si chiama Miaaaaa!”
“Scusa ho la testa fra le nuvole!”
“Mi sa che l’hai lasciata nel reparto dei formaggini”

Mia san sostiene che qui in Italia faccia fresco e non freddissimo come a Tokyo.

“Hai ragione oggi ci sono 17 gradi, non ci sono più le stagioni di una volta”
“Però meglio”
“Io preferivo la neve”
“Tu come cagnolino!”
“0_o”

Mariko…ops Mia san non è qui in vacanza, ha un progetto molto interessante, starà in giro per l’Italia più di un mese e ritornerà da me a fine Febbraio.

Mia madre.

“Allora ti faccio la carbonara Mariko?”
“Non piace pancetta”
“Tranquilla uso lo speck che è come la pancetta ma più buona”
“Ok”
“Vedrai che ti leccherai i baffi Mariko”

Niente. Non ha ancora capito come si chiama, eppure io e Mia san ci conosciamo da 14 anni! Il suo nome è Aya però io preferisco chiamarla con il nick name che usava su internet.
Tutte e due sanno che le prendo in giro sul mio blog, ma vaglielo a spiegare che sono le mie muse ispiratrici.
Mia san dice sempre “tu scrivi cattivo di me”
Mia madre “Pezzo di merda stronzo fatti i cazzi tuoi”
C’è proprio differenza fra gli italiani e i giapponesi.

A casa dei miei il posto dove devono stare le foto dei morti sono la cucina e l’ingresso.

“Sono tuoi parenti?”
“No sono morti”
“Oh scusa sumimasen”
“Tranquilla sono loro i morti mica noi!”

Mia mamma è contentissima perchè le ho regalato una cornice nuova di zecca, in finto cristallo con intarsi d’argento con dentro una foto di lei in un villaggio di Santo Domingo dove mangia astici appena pescati.
Pensa che gliel’abbia comprata per la befana e invece è un regalo che si era dimenticata di aprire tre anni fa e che ho trovato chiuso in un cassetto.
Mentre lei e Mia san ammiravano l’astice di dimensioni enormi io mi chiedevo se mia madre non fosse andata per turismo sessuale.
In effetti era la prima volta che faceva le ferie da sola.
Erano lei e la sua amica altezzosa. Sole in mezzo a uomini di colore pronti a soddisfare ogni esigenze di granny attempate.
Basta digressioni!
Mia san ci ha portato dei salatini ai gamberetti (エビ) che sono una roba fantastica. Però quell’infame di mia madre li ha mangiati tutti mentre io e mio padre eravamo intenti a spiegare la differenza fra speck e pancetta.
Mia madre non ha ancora capito che Oishii (おいしい) significa “che buono” “delizioso”, crede che sia una parola in dialetto foggiano.

“Allora Maria san è buona la mia pasta?”
“Mamma si chiama Mia san!”
“Ahhahahahahahahahaha”
“Che ti ridi?”
“Ho confuso con la tua amica”
“Io non ho amiche che si chiamano Maria”
“Allora stavo pensando alla povera zia”
“E’ morta”
“Lo so”
“Poverina”
“Ogni scusa è buona per parlare di parenti defunti!”

computer gif

Il delirio lo abbiamo raggiunto quando abbiamo mostrato per la cinquantesima volta il libro fotografico delle nozze dei miei genitori.
A Mia san usciva il sangue da naso.

“Allora questa è mia madre, che è la nonna di mio figlio, loro invece sono le sorelle zitelle di mio padre, una è morta settimana scorsa e l’altra continua a dire che il figlio dell’altra sua sorella morta gli ha rubato i soldi mentre questa è mia sorella ma siamo bisticciate. Tu hai sorelle Mariko san?”
“No!”
“Questa invece è moglie del fratello di mio padre e al suo fianco c’è sua figlia che si chiama come me. Mariko tu hai gentori?”
“No!”
“Anche io sono orfana!”

Mia madre in un’altra vita era Candy Candy, si eccita molto quando si parla di funerali.

“Tu preghi Mia san”
“No!”
“Sei buddista?”
“No”
“Quante religioni avete in Giappone?”
“Buddismo e Shintoismo”
“Shinto che?”

Dopo una breve spiegazione questo è quello che ha capito:

“Ah!!! Bastava dirlo! Quindi Dio ha creato tanti dii…”
“Mamma si dice dei…”
“Quindi Dio ha creato tanti dei per fare prima, come Cristo da noi?”
“Mamma tu sei baka!”
“Vuol dire bella?”
“Più o meno!”

Infine ci ha fatto una lezione di vita:

“La moglie deve cucinare quello che piace al marito e così viceversa”
“Interessante”
“E non deve fare i capricci”
“Mamma tuo marito è capace solo di sbucciarsi la banana, cosa ti ha fatto in tutti questi anni?”
“Mi ha dato la banana dritta!”
“0_o”

E con questo concludiamo!

Il Portinaio

“Gabry vuoi chiedere a Mario san vuole portare a casa banane?”
“Mamma si chiama Aya!”
“Dici che gli piacciono le banane?”
“Sicuramente non le tue!”

baka stupido

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