AL-LEGO-RIA
Sachiko Akinaga è una signora giapponese. Sicuramente casalinga. E quando metteva a posto i giochi del figlio si domandava “Perchè spendere tutti i soldi per questo scemo che fra qualche anno s’innamorerà di qualche pischella e mi abbandonerà piena di debiti o peggio rimarrà vittima della società e si suiciderà?”
Così invece di buttare i balocchi in un cassonetto ne ha fatto un’arte.
I Lego sono la sua passione. Passa ore e ore a costruire e inventare soggetti e diorama.
Ogni anno a Tokyo, esattamente nel centro commericiale Venus Fort sull’isola di Odaiba fanno un concorso per “leghisti”…merda non c’è un sinonimo migliore per i fan della Lego? 😛
E la nostra Sachiko passa giorni e giorni a montare, dimenticandosi di fare i mestieri.
I suoi lavori vengono persino commissionati all’estero.
Suo il gigantesco Tree Town donato a un ospedale per bambini di New York.
Ma il suo lavoro più bello è sicuramente la banana di Lego.
Voi direte…cos’ha di tanto interessante?
Beh si sbuccia!
E rivela un oggetto del piacere femminile! 😛
Anvedi Sachiko!
Un po’ meno creativi sono quelli di Lego Albums, che riproducono fedelmente (ma al computer) tutte le cover più famose dei dischi.
Qui il loro Tumblr.
Lego dovrebbe essere solo che contenta e assumere questi pazzi che in tutto il mondo stanno riaprendo cantine e spolverando i vecchi mattoncini per ridare loro nuova vita.
Come Moko che si diverte a creare gabinetti con tanto di sciacquone. Il suo Flickr è bellissimo.
Da menzionare assolutamente Conrado con il suo Pikachu, ma solo per affetto. 🙂
Più spassoso Mr Ochre Jelly con il suo Alien splatter.
Da vedere anche le sue versioni di Miley Cyrus, il selfie di Ellen alla notte degli oscar, ma soprattutto la versione lego di Stephen Hawking, il famoso fisico sulla carrozzina. Uguale e politicamente scorretto!
Bene! Ora potrei provarci anch’io, visto che ho tanto tempo libero! 😛
Mi chiedo cosa potrei montare?…Dai spremi le meningi Portinaio…