Amico è,  In viaggio con il Portinaio,  L'altro Mondo,  L'oppio dei popoli

L’UOMO SENZA ORMONI

1455I nostri cuscini sono terribilmente scomodi: il mio è imbottito di garze mediche, quello della Piera di smarties e code di gatto!
Sta di fatto che tutte le mattine lo trovo per terra e la mia cervicale ne risente.
Guardiamo i cartoni animati e Mtv. Ogni tanto si gira sui programmi normali, tipo “uno mattina” e “chi vuol essere più pirla”, ma siccome non ci divertono e tutti dicono “ano” e “soca” giriamo o conversiamo con Patrick.
Sono andato su a vedere di nascosto le foto della ex ex ex fidanzata di Patrick e non vi dico quanto ho riso!
Sembrano proprio quelle ragazze che scendono giù dal paesello e si vestono a festa con le paillettes e si pettinano come Sofia Loren!
Hahahahahhahahaahhah
Per rispetto della privacy non pubblicherò la foto.
Non ce la faccio…io vorrei…ma non posso!
Ricaricatemi la poste pay e vi darò tutte le informazioni possibili!
Siccome non siamo mai andati per locali io e la Piera  non oso pensare quando lo faremo, se i pomeriggi sono così intensi, figurati le nottate come saranno!
Prometto di trascinare in giro Lady Disturbia anche di notte. Magari con la scusa che regalano mutande gratis ci viene!
Qui in Giappone pare esistano i ladri di biancheria intima. Un’amica di Alice ha steso fuori le sue mutandine e il giorno dopo non le ha più trovate!
Saranno state le commesse di “Intimissimi” o di “Calzedonia”.
Oggi siamo tornati da Vicky e abbiamo fatto la strada che sapevamo noi e non quella piena di cunicoli che ci aveva detto Mia-san!
L’appuntamento era alle 16e15 e noi siamo arrivati alle 16e10. Puntuali come i treni giapponesi!
Abbiamo conosciuto un suo amico giapponese che parla perfettamente l’italiano, diciamo decorosamente.
G: “Come ha detto che si chiama?”
P: “Shin, Shie… Shu”
G: “Ciao…ehm…Ah, ma parli italiano molto bene, dove lo hai imparato?”
S: “Da muratore in Italia.”
P: “??????”
G: “Piera, i muratori sono quelli che costruiscono le case.”
G: “E cosa fai di mestiere?”
S: “Agricoltore biologico”
P: “??????”
G: “E dove andrai a vivere in Italia?”
S: “Cassino”
G: “Ah sì, in Toscana.”
P: “??????”
S: “No, sotto Roma.”
G: “?????”
P: “Possiamo fumare una sigaretta in giardino?”
V: “Certo, io intanto vado di sopra a prepararmi. Shie vieni su con me?”
Come dire: vieni ai piani alti che ti faccio vedere i piani bassi.
Ma si sa, i Giapponesi maschi non sono così maliziosi!
S: “No, resto qui con loro.”
Coglione!
Il giardino è grosso due passi in avanti e dieci di lato!
Il nostro amichetto intanto giocava con degli ombrellini di carta. Io volevo urlargli “guarda che c’è su la passera che ti aspetta!!” e forse ha intuito ed è andato di sopra.
Io e la Piera eravamo talmente a disagio che ci siamo fatti delle foto!
Non sapevamo se al secondo piano si consumasse “sex and zen” oppure se Vicky stirasse davvero!
Dopo 3 minuti è tornato il contadinello.
Coglione!
Resta comunque un ragazzo molto gentile. È simpatico, un po’ artista, ma io ho un’altra concezione degli artisti. Forse ha ragione Vicky quando dice che invece di fare il coltivatore biologico l’offende dicendo che è un contadino!
Dopo 15 minuti scende una Vicky un po’ triste che, sempre in 5 secondi, ci dice:
“Sti giapponesi hanno bisogno di ormoni maschili!”
Siamo usciti diretti verso la sede della sokagakkai.
Vicky e la Piera davanti, io e minus-ormone dietro.
S: “Cosa ti piace del Giappone?”
Che palle, sempre la stessa domanda. Ora cerco di alzare il livello. Vediamo, fammi pensare…
G: “Il cinema”
Che cazzo ho detto!?
S: “Che film?”
G: “Vacanze di natale a Tokyo!”
S: “?????”
G: “No no, scusa. Sai, non arrivano molti film in Italia, allora ogni tanto me li compro in giapponese coi sottotitoli (che palle). Però mi piacciono i classici come Kurosawa, Kitano!
S: “Kurosawa bravo, ha fatto un film che mi piace molto, s’intitola xxxxxxx. Conosci?”
G: “????????”
S: “È molto simile a quello di Pulp Fiction… Come si chiama?”
G: “Quentin Tarantino”
S: “Bravo sì lui, però Kurosawa ha fatto prima di lui questo film, è bello.”
G: “Sarà splatter, è un po’ trash…”
S: “Sì sì film strano, parla di un ragazzo che gli manca qualche rotella e tutti i giorni fa finta di guidare il treno e di fare il capostazione.”
G: “???????”
S: “Ma fa per finta, non davvero.”
Ho aumentato il passo e mi sono affiancato alla Piera!
Ho visto la casa di Ikeda, ma ovviamente non ci si può neanche avvicinare perché c’erano le guardie fuori. Neanche La Fottuta Gaijin ha osato fotografarla… Ma da lontano sì!
Poi siamo andati nell’unico Kaikan dove potevamo entrare come ospiti e, mentre io facevo Daimoku al piano superiore in un atmosfera spirituale elevatissima, ai piani inferiori Vicky e Piera sembravano due amiche che si confidavano i più torbidi e lascivi problemi sessuali!
Il contadinello guardava le foto dei fiori di Ikeda.
Coglione!
Usciti dal Kaikan, abbiamo vagato per metà quartiere in cerca di ristoranti aperti. Il sabato sera alcuni rimangono chiusi, perché essendo una zona di uffici non c’è mai nessuno.
Abbiamo trovato un localino carino, dove ci si toglie le scarpe e si mangia a livello del pavimento. Non per terra… Come spiegarvelo? Ma che ve ne frega!!!
Menù: pollo con tagliatelle fritte, insalata con salsa “mi piace molto”, spiedini con pollo, formaggio, maiale, maiale fritto, fegato e asparagi, ciotolina con dentro un po’ di monnezza saltata in padella e birra o tè!
Abbiamo elencato tutte le cose strane dei Giapponesi, tutte le cose strane che fa Berlusconi e tutte le cose strane che fanno i politici giapponesi. E alla domanda “cosa ti ha fatto strano dell’Italia?”, l’uomo senza ormone ha così risposto:
S: “Quelli che puliscono ai semafori.”
Sì va bene, “uomo del monte”, vediamo di essere un po’ più fantasioso. A parte che eravamo già al dolce quando ci hai risposto e la domanda te l’avevamo chiesta all’antipasto, ma sii più creativo!
Noi mangiamo i conigli, superiamo sulla sinistra, non ci togliamo le scarpe, fumiamo per strada, buttiamo la carta per terra, ti sembra una risposta? E’ sempre un servizio quello che ti fanno ai semafori, non è strano!
Finita la serata ci hanno riaccompagnato alla stazione. Fa un freddo barbino oggi. Vicky ha incrociato le dita sperando che fra loro si alzasse, oltre che la temperatura, anche qualcos’altro!
P: “Oh, questa ci racconta tutto e ci vuole rivedere anche settimana prossima. Io ho da fare shopping, mica posso fare gruppo di ascolto.”
G: “Tu li prendi gli ormoni?”
A domani (Dio che fatica)

Il Portinaio

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