KERO KERO! IL RITORNO
Siamo arrivati a Takatsuki con un’ora di anticipo, quindi ci mettiamo l’animo in pace e aspettiamo
alla stazione. Poi ci stufiamo e andiamo a fumare fuori dalla stazione. Poi notiamo un centro
commerciale e, siccome piove, ci facciamo un giro, carichi come la famosa barbona di Buenos
Aires!
7 piani di robe cheap! Neanche un portabanane decente hanno…
G: “Piera, dove sei?”
P: “Sono qui dal giornalaio. Sto guardando se hanno le riviste su come allacciarti il kimono,
impagliare un cerbiatto e quasi quasi mi prendo questo giornaletto che parla di coniglietti teneri
come i marshmallow!”
G: “Questo giornale che parla di come farti un catetere all’uncinetto non lo vuoi?”
P: “????”
Scusate mi suona il cellulare!
G: “Moshi moshi. Ciao Yasu-san, sì siamo qui a Takatsuki, ma siamo arrivati presto. Ti aspettiamo
dove c’è il cinema “Loco” e il centro commerciale “Al Plaza”?
Y: “Uscita Sud?”
G: “Non lo so…”
Y: “Io prova a trovare!”
G: “No no, tranquillo. Cerchiamo noi l’uscita Sud.”
Y: “No, io capito. Ci vediamo dopo né.”
Alle 21e20 ci squilla il telefono.
Y: “Io non trovare.”
G: “(Te pareva) Dove sei?”
Y.: “Io sono dove vi ho lasciato l’altra volta né.”
G: “Ecco noi siamo sopra, nella strada sopra.”
Dopo un altro quarto d’ora eccolo arrivare con la sua mascherina da brigatista a prelevarci di fianco
alle macchinette del latte alla frutta!
Y: “Allora partiamo? Ché Tokyo piove e ci sono bron bron.”
G: “Traffico?”
P: “Tuoni?”
Y: “Brava, tuono.”
Takatsuki è la città con più cattolici, perché qui si è insediato il primo cristiano. Ma stranamente
Hallo Kitty non è vestita né da suora né da ostia!
Y: “Com’era hotel?”
P: “Era una mer…”
G: “Zitta… Insomma, non era un granché ma siamo stati bene.”
Y: “Cosa avete mangiato?”
G: “Takoyaki…okonomiyaki…biscotti di Hallo Kitty.”
Y: “Kitty-chan! ahhahaha né”
Al solo pensiero di rifarmi 9 ore di auto con lui, piuttosto torno al Raizan hotel!
G: “Tu conosci qualche koreano?”
Y: “No io stato, tu conosci?”
Sì certo, esco sempre con i koreani quando sono a Milano!
G: “Taiwanesi?”
Ma che cazzo gli sto chiedendo? Tra un po’ per tenerlo sveglio gli domando la tabellina del nove e
siamo a posto fino a Nagoya!
Y: “Taiwan però ci vanno alcuni giapponesi per fare part-time job.”
G: “Io faccio part-time job, anzi facevo.”
Y: “Ah sì, vero nè?”
G: “Perché cos’è?”
Y: “Portare droga da Taiwan a Giappone né.”
G: “Ah no! Non questo. Io spacciavo scarpe adidas.”
P: “E quanto si guadagna?”
Y: “Circa 3000 euro.”
G: “Beh, non si guadagna molto!”
P: “Lo faccio io.”
Eccola Lady Disturbia, per tirare su qualche soldo per i gadget farebbe di tutto, anche infilarsi gli
ovuli di cocaina in tutte le sue tasche naturali!
Y: “No non fare, guadagni di più a fare puttana nè!”
P: ”????”
G: “Ahahhahhaha”
Pare che Yasu vada più veloce, questa volta. E io non ho capito se non vuole arrivare a Tokyo
prima della 5 del mattino per non accompagnarci a casa, visto che le metro sono ancora chiuse;
oppure perché un giapponese, se non segue la tabella di marcia, allora trasgredisce le regole!
Sta di fatto che inizia a fermarsi di più agli autogrill! E io di vedere Hallo Kitty vestita da
Rustichella mi sono rotto le palle!
Y: “Vedi qui ci sono tanti…come fanno ihihihih?”
P: “Cavallo”
Y: “Brava nè”
Y: “Vedi qui ci sono tante…come fanno bebebe?”
P: “Pecora”
G: “No, va bene pecorina. Tu di’ sempre pecorina.”
Y: “Come pecora piccola nè”
G: “Certo certo”
Y: “Vedi qui ci sono tante…kero kero kero kero”
P: “????”
G: “????”
Poi dopo mezz’ora mi sono ricordato dell’amico di Hallo Kitty che si chiama Keroppy ed è una
rana.
G: “Rana!!!”
Y: “Bravo! Come fa rana in Italia nè?”
P: “Cra cra”
G: “Basta vi prego, sembriamo il pullman dei disabili del Piccolo Diavolo di Benigni!”
Y: “Se volete io vi porto qualcosa in Italia, se non è pesante. Vi posso portare 15 chili!”
P: “Oh guarda, il mio guardaroba, solo di mutande, pesa 15 chili!”
G: “Ah cocca, e io dove le metto le selle dei “Mio Miny Pony?”
Y: “Voi date me, io non rivendo in Italia e do qualcuno di fidato.”
Ora io e la Piera ci giochiamo a “sasso forbice e portachiavi” i chili da portare in Italia!
G: “Io voglio mangiare la balena.”
Y: “Cosa è né?”
P: “Quel pesce grosso che sta nel mare ma che non è un pesce…”
G: “Io giro la ruota e compro una vocale”
P: “Dai, quel mammifero grosso che sta nel mare?”
G: “Moby Dick”
Y: “????”
Y: “Prendi dizionario elettronico nè”
Ecco una cosa che invidio ai giapponesi: questo mini computer che ti traduce tutte le parole e ti dà i
kanji col significato. Quelli di ultima generazione hanno anche la penna per scriverci sopra!
Ma noi ovviamente non sappiamo neanche da dove si accende.
Y: “Io usare dopo”
G: “Voi mangiate asino?”
Y: “????”
P: “Fagli il verso”
G: “Neanche per sogno!”
All’autogrill, dopo aver visto Hallo Kitty Camogli, ci siamo seduti a bere l’ennesimo tè verde, che
dopo un po’ diventa brodo di erba e inizia a fermentare nello stomaco. Ad un certo punto sentiamo
una voce computerizzata che dice “cazzo cazzo cazzo”.
Era Yasu che faceva funzionare il dizionario elettronico.
Y: “Lui parla. Fa ridere né?”
P: “Yasu-san, anche se non ci fai sentire questa parola…”
G: “Ahahahahahah”
Verso le 5 del mattino ho iniziato a perdere i sensi. Non riuscivo più a stare sveglio, mi
addormentavo e il navigatore mi svegliava, mi riaddormentavo e Yasu-san ci diceva di volere una
brasiliana come donna!
G: “Ma sono tutte trans”
Y: “????”
G: “Niente niente.”
Y: “Questo hotel di amore”
P: “Basta!!!”
Mi sono risvegliato alle 7 alla stazione di Minami-senju.
Non ci ha neanche riaccompagnato a casa, dobbiamo ancora farci 40 minuti di metro!
L’ultimo ricordo che ho è la foto del bagno dell’autogrill.
Possibile che uno non possa fare la cacca come vuole?
Ora dormo.
Ci vediamo fra un po’…né!
Il Portinaio
Un commento
Marco
Allucinante quel cartello della cacca…. ma che ridere il pulmino di Benigni …