AMARUFI
Milano 5 settembre 2009
Io e la Piera volevamo andare sempre al cinema a Tokyo!
Tutte le sere dicevamo: “ Torniamo a casa, mangiamo qualcosa e poi andiamo a vedere Yattaman al cinema!”
Ma eravamo sempre indaffarati a mettere via i gadget, a tirar su i peli dei nostri vicini e a pettinare i capelli della bambola Creamy!
C’è un film che non abbiamo visto, ma che è degno di nota.
Uno perché è ambientato in Italia.
Due perché parla di spionaggio, rapimenti, mafia e camorra (e per questo ambientato in Italia.)
Tre perché c’è Rocco Papaleo.
E’ Amalfi, in giapponese: Amarufi!
Io del film non ho capito molto, però i Giapponesi quando recitano mi fanno ridere un sacco.
Hanno la stessa intensità recitativa ovunque, anche quando il copione prevede solo di bere un caffè!
“Bevo questa tazza di the, che paura mi hanno rapito la bambina, devo andare dalla callista!”
Poi perché in Italia devono sempre parlare di Mafia?
Chi cazzo la rapisce una bambina giapponese? L’avete vista nel trailer? E’ una cessa quattrocchi!
Se poi gli viene fame? Come fanno a capirla?
“ Uè Puddu guarda qui la bambina non capisco cosa vuole!”
“ Forse era meglio rapire una Brianzola”
Andatevi anche a vedere il sito, pieno di foto della “Bella Italia” e di due giochi intitolati: “Buon viaggio” e “ Occasione”
Dico io, stiamo parlando di rapimenti e mi chiami un gioco “Buon viaggio”?
Ecco perché poi cala il turismo in Italia!
La prossima volta una bella storia d’amore o un cinepanettone ok? Lo intitoliamo: Bellaria!
Faccio un appello ai Vanzina o a De Sica, girate un bel film a Tokyo e portatemi come consulente!
Gabry
2 commenti
Marco
beh devo dire caro Dario che il film sembra molto interessante, e che dire chissà.. molte volte accade che anche dopo qualche anno arriva la notorietà.
Io lo vedrei proprio questo film, anche con i sottotili mi sta anche bene.
ugo
Ciao, mi ha fatto veramente ridere questa descrizione strampalata di quello che speravo fosse il mio film di svolta… e invece in Italia niente, solo una presentazione “de noantri” all’isola tiberina…
Chi sono? Sono DARIO, l’agente sottoposto a Bartolini (alias Rocco Papaleo), che nel fim si vede poco e niente, ma vi assicuro che c’è…
VI ringrazio per aver caricato il video della presentazione a Roma in cui faccio lo sborone con le uniche due parole imparate in giapponese, almeno mi riscatto un pò sembrando un attore di punta della pellicola…
Ciao,
Ugo De Cesare